La mia seconda vita ha inizio il giorno di natale di 10 anni fa.
Lo si capisce dal sacchetto con un Super Nintendo all’interno.
Il me di dieci anni fa ne voleva, disperatamente, uno.
“Super Nintendo”. A sentirlo ora, sembra un nome ridicolo.
Ma al tempo, era il miglior giocattolo sul mercato.
Quando ci giocai per la prima volta a casa di un amico,
rimasi scioccato, pensai “È giusto che esista qualcosa di così divertente?”
Ero così fissato sullo schermo, che non toccai nemmeno
una delle caramelle che avevano portato.
I giochi al tempo erano costosi, ma il mio compleanno era il 24 Dicembre,
la vigilia di Natale. I regali di compleanno e Natale furono messi insieme,
di conseguenza ricevetti un regalo abbastanza costoso.
Dopo aver svuotato il sacchetto la vidi. La console color grigio opaco.
Il rosso, blu, giallo e verde dei bottoni del controller. Questi erano bei tempi.
Smisi di pensare a tutta la questione del viaggio nel tempo, avevo voglia di giocare.
I vecchi giochi hanno sempre avuto un qualcosa di speciale.
Erano limitati a meccaniche semplici, a causa dei sistemi su
cui operavano, ma questo li rendeva più coinvolgenti.
Il sacchetto al suo interno aveva anche un gioco. Ovviamente.
La console era inutile senza.
…Ma, sai, mi venne da ridere. Il gioco in questione riguardava il viaggio nel tempo,
si basava sull’andare dal passato al futuro e viceversa.
Per usare uno dei termini del gioco, è come se la mia vita fosse ricominciata
in New Game Plus: avrei tenuto tutte le memorie e abilità della mia prima vita,
per rifare tutto da capo.
Non c’è modo migliore per descrivere ciò che sta succedendo ora.