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Epilogo
Le bandiere sventolavano nel cielo serale.
Tigre, Ellen e Lim stavano tornando a Celestia alla testa dell’armata di Zhcted.
Alcuni soldati, come Batran erano tornati a Celestia in anticipo per informare le persone della vittoria e per preparare un banchetto.
Anche se era una piccola forma di gratitudine, Tigre voleva ringraziare i soldati di Zhcted. Voleva anche ripristinare la bellezza della sua città. I lavori sarebbero iniziati l’indomani.
Tigre aveva svuotato tutte e otto le faretre che Batran teneva.
Normalmente, gli arcieri portano soltanto un paio di faretre. Un numero maggiore ne limiterebbero i movimenti. Poté usarne un numero così grande solo perché qualcuno le teneva per lui.
In seguito, dopo averlo sentito, Rurick disse solennemente:
“—Incredibile!”
Dopo aver applicato una benda nuova sulla ferita di Tigre, Ellen si mise a ridere.
“Grazie. Mi hai salvato.”
Tigre la ringraziò. La benda che Teita gli aveva applicato era zuppa di sangue quindi aveva dovuto cambiarla.
“Per il momento, considerala una vittoria.”
“Questa è una vittoria.”
Tigre ripeté le parole di Lim.
La verità è che la ruota del destino aveva cominciato a muoversi. Era impossibile che non ci fossero conseguenze.
Thenardier, dopo questa sconfitta non avrebbe mai perdonato Tigre.
Lo avrebbe ucciso a qualunque costo. Avrebbe anche cercato di distruggere Alsace con qualsiasi mezzo.
Inoltre, aveva molte altre cose a cui pensare oltre a Thenardier.
Non erano solo Ganelon e Thenardier, era preoccupato della reazione del Re e degli altri aristocratici. Era anche ansioso per Ellen e Zhcted.
E cosa più importante era preoccupato dell’arco che aveva in mano.
—Anche se ora non ha alcuna reazione, prima ne ha avuta sicuramente una.
Aveva comunicato con lui. Che stesse cercando di comunicargli le sue intenzioni?
Ha interagito con la Silver Flash di Ellen…
Neanche Ellen ne aveva capito il motivo.
“Tra i vari [Dragonic Tools] in possesso delle Vanadis, non c’è nessun arco. Non ho neanche mai sentito parlare di un’arma che possa incanalarne il potere e utilizzarlo…”
Tigre aveva sentito parlare di armi magiche, ma pensavano fossero solo miti e leggende, ma dopotutto aveva visto la Silver Flash.
Perché la Silver Flash si era attivata?
Anche se guardava con interesse la spada che Ellen portava alla vita, quest’ultima fece uscire una piccola folata d’aria, come per prendersi gioco di lui.
Dopo averci pensato per un po’, Tigre sospirò e si arrese.
Era inutile preoccuparsi per il momento di qualcosa che non si riusciva a comprendere. E’ già stato abbastanza riuscire ad usarlo.
“Un arco misterioso.”
Lim iniziò a parlare,come se si fosse ricordata di qualcosa.
“Ho sentito parlare solo una volta di un’arma simile, ma è solo una leggenda.”
Sentendo le parole di Lim, cominciò a guardarla con interesse mentre accarezzava l’arco.
“Un uomo ricevette un arco da una Dea. Fintanto che lo avrebbe usato, non sarebbe stato sconfitto da nessun nemico. Si dice, che fosse diventato Re e che veniva chiamato [King of the Magical Bullet] (Madan no ou).
“Per caso, questo Re era l’incarnazione del Drago nero?”
Lim scosse la testa sentendo la domanda di Tigre.
“Nessuna Dea compare nella storia di Zhcted, quindi è probabile che questa leggenda sia ancora più antica. Dato che non ho potuto vedere di persona il potere del tuo arco, non posso aggiungere altro.”
“[King of the Magical Bullet](Madan no ou) dici?”
Ellen guardò Tigre e scoppio a ridere.
“Non male. Ti chiamerò così da oggi in poi.”
“”Allora io ti chiamerò [Vanadis-sama] o [Wind Princess of the Silver Flash].”
Gli pizzicò la guancia.
“Va bene. Volevo solo dire che potresti avere le potenzialità per diventare Re. Non volevo prenderti in giro.”
“Almeno cerca di migliorare la tua espressione.”
Anche se parlò formalmente, Ellen cercava di trattenere il sorriso. Tigre si grattò la testa e fece un sospiro.
“Questa storia è interessante, ma non ha nulla a che vedere con il mio arco.”
Sicuramente la voce che Tigre aveva sentito era femminile.
Comunque, l’arco non aveva splendide decorazioni o cose simili. Era un semplice arco nero.
—Sopratutto, non è divertente scherzare sul fatto di diventare un Re.
“Non vorresti diventare Re?”
Ellen piegò la testa, come se avesse capito a cosa Tigre stava pensando.
Anche se non ci aveva mai pensato seriamente, le rispose sinceramente.
“Dormire fino a mezzogiorno e andarmene a caccia.”
Tigre scrollo le spalle e fece un grosso sorriso. Gli occhi cremisi di Ellen si illuminarono come se si fosse ricordata qualcosa.
“Tigre, c’è qualcosa che devo dirti.”
Guardando Tigre, Ellen fece un respiro profondo e guardò Tigre facendo un sorriso che solo le ragazze della sua età potevano fare.
“—Tu appartieni a me ora.”
Tigre si ricordò che era ancora un prigioniero di guerra.
“Capito? Prima di tutto, che ne dici di dirmi qualcosa in più su quella tua cameriera? Eri così disperato nel volerla aiutare prima.”
Passandosi la mano tra i capelli, Tigre distolse lo sguardo dalla faccia sorridente della ragazza dai capelli argentati.
—Come posso risponderle…
Non era solo Ellen. Anche Teita lo stava aspettando in città. Se le avesse spiegato che era ancora un prigioniero di guerra, come avrebbe reagito?
Anche se Tigre diede un occhiata a Lim per cercare aiuto, fu completamente ignorato.
“Non vedo l’ora di vedere cosa succederà Tigre!”
Dopo poco, cominciarono ad avvistare Celestia,luci brillavano per tutta la città.
Le persone li stavano aspettando.