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A causa del putiferio causato da Aiko, Hajime ed il suo gruppo vennero condotti nella zona VIP del ristorante lontano da occhi indiscreti. Poi, Aiko, Sonobe Yuka e gli altri studenti bombardarono Hajime di domande. Tuttavia, lui era concentrato sul Nilshisser* che gli era di fronte e diede delle risposte vaghe.
*Equivalente del curry terrestre
D: Cos’è successo dopo che sei caduto dal ponte?
R: Ho fatto del mio meglio.
D: Come mai i tuoi capelli sono diventati bianchi?
R: È la prova che ho fatto del mio meglio.
D: Cos’è successo al tuo occhio?
R: È la prova che ho fatto il mio ultra meglio.
D: Come mai non sei ritornato immediatamente?
R: Non ne avevo il motivo.
Commento del Traduttore: Quanto ci hai dato dentro con Yue? [Suono di uno sparo]… Scusa, ritiro la domanda…
Dopo aver sentito quelle risposte, mentre le sue guance si gonfiavano, Aiko gli urlò contro arrabbiata “Ti prego di rispondere seriamente!”. Naturalmente, la sua mancanza nel mettere enfasi nell’azione era una cosa alquanto triste. Come sempre, Hajime sembrava un salice accarezzato dal vento che soffiava nella stanza. Senza nemmeno guardarla, si gustò il suo Nilshisser mentre ascoltava Yue e Shia litigare. Il suo volto era pieno di soddisfazione.
Quello furente per il suo comportamento altri non era che il Comandante del Corpo di Guardia, David. Non riusciva a sopportare che la donna di cui è innamorato fosse ignorata. Per questo motivo, colpì il tavolo con il pugno e un forte suono riecheggiò.
“Hey, tu! Aiko ti sta ponendo delle domande! Rispondi seriamente!”
Hajime guardò David e poi sospirò.
“Non vedi che stiamo mangiando? Cerca di essere educato.”
La sua protesta venne completamente ignorata. Tuttavia, anche perché era un Templare, David era molto orgoglioso e gli era stato affidato il compito di comandare il Corpo di Guardia di una persona molto importante. Non potendolo sopportare, il suo volto divenne rosso. A seguire, visto che Hajime non gli avrebbe dato una risposta seria, cambiò bersaglio e si rivolse verso Shia.
“Hmm, hai detto ‘educato’? Questa parola ora la dico a te. Visto che c’è uno sporco animale che mangia allo stesso tavolo degli umani, non sei tu quello maleducato? Come minimo potresti tagliarle quelle brutte orecchie, così da farla sembrare più umana.”
Il corpo di Shia tremò e iniziò a fissarlo con occhi pieni di disprezzo. A [Brook Town], viste le sue impressioni sulla locanda, essendo stata vicina a Catherine, il tutto sommato all’esistenza di Hajime, c’erano persone molto amichevoli. Anche se a [Fhuren] c’erano molti occhi discriminatori e che la vedevano come una schiava, nessuno l’aveva mai offesa direttamente in quella maniera.
In altre parole, sin dall’inizio del suo viaggio con Hajime, questa era la prima volta che ha ricevuto direttamente parole discriminanti in quanto Semi-Umana. Anche se non voleva farci caso, rimase sorpresa per via dell’attacco verbale. Anche se si era abituata al mondo esterno, riusciva ancora a sentirne il dolore che produceva. ‘Shun’, depressa, Shia guardò verso il basso.
Se osservava con attenzione, poteva notare che non era solo David. Anche Chase e gli altri Cavalieri guardavano Shia con gli stessi occhi. Non importava quanto fossero intimi con Aiko ed i suoi studenti, loro erano dei Templari e dei Cavalieri Imperiali, uomini della Chiesa dei Santi e del Regno, e di conseguenza, la loro discriminazione nei riguardi dei Semi-Umani era molto radicata. Dopotutto, l’origine di tale discriminazione erano la Chiesa dei Santi ed il Regno. Anche se David e gli altri sono stati influenzati da Aiko e potevano riflettere da soli, non sarebbero bastati pochi mesi per cambiare il loro modo di pensare.
Poiché era una cosa irragionevole, Aiko cercò istintivamente di protestare. Ma prima che potesse farlo, Yue stava stringendo dolcemente la mano della depressa Shia, mentre guardava David con un’espressione a dir poco fredda. Una bellissima ragazza con il corpo che sembrava fatto di porcellana e di alta classe stava lanciando uno sguardo talmente freddo da congelare all’istante una persona. David indietreggiò per un momento, ma divenne furibondo quando notò che quello sguardo proveniva da una ragazza con l’aspetto di una bambina. Solitamente avrebbe mantenuto il sangue freddo, ma le parole che aveva appena detto, e guardando la sua cara Aiko, glielo fecero perdere completamente.
“Cosa? Che sguardo è quello? È da maleducati! Anche se non sei un Apostolo di Dio, vuoi opporti ad un Templare?!”
David si alzò d’istinto. Nonostante il Vice-Comandante Chase avesse provato a fermarlo, prima che riuscisse a intervenire, le parole di Yue furono la fiamma che appiccarono l’incendio.
“…Un uomo piccolo.”
Commento del Traduttore: Ouch. Chi pensa che dovremmo vendere delle conchiglie agli uomini?
Erano parole di scherno. Parole per ridicolizzare la grandezza del suo ‘compagno’, solo per aver fatto un’osservazione razzista e di aver perso la calma quando venne fissato da una ragazza. David era accecato dall’ira. In quanto uomo, essere definito piccolo di fronte ad Aiko era la goccia che gli fece traboccare il vaso.
“…Tu pagana. Ti spedirò all’inferno insieme a quell’animale!”
Commento del Traduttore: Per qualche strano motivo, ultimamente il prezzo delle bare è aumentato.
Commento del checker: Mi chiedo se avremo abbastanza terreno per tutti.
Mentre blaterava quelle parole con un volto inespressivo, portò la mano alla spada che era al suo fianco. Poiché la carneficina stava per accadere fin troppo all’improvviso, gli studenti andarono nel panico, mentre Aiko, Chase e gli altri Cavalieri cercavano di fermarlo. Tuttavia, come se non stesse ascoltando chi gli stava intorno, alla fine, David sfoderò leggermente la sua spada dalla custodia.
Nello stesso momento,
Bang!!
Un suono secco ed esplosivo risuonò all’interno della locanda Water Fairy. Nello stesso istante David, che sembrava pronto a scatenarsi in qualsiasi momento, venne colpito alla testa e spazzato via. Come risultato, la testa di David colpì duramente il muro dietro di lui, producendo un suono terrificante. I suoi occhi divennero bianchi mentre collassava per terra. La spada che era stata sfoderata cadde sul pavimento.
Tutti ne rimasero scioccati e nessuno fu in grado di comprendere cosa fosse successo in quel momento. I loro sguardi si rivolsero verso David che era svenuto con gli occhi completamente bianchi. Allora qualcuno, Foss, che era curioso di sapere cos’aveva creato quel suono, tirò la tenda. In seguito, i suoi occhi si spalancarono di fronte a quella scena disastrosa.
Dall’altra parte, Aiko e gli altri riuscirono finalmente a riprendersi quando Foss entrò. I loro sguardi che erano diretti verso David, vennero naturalmente attirati dall’origine di quel suono esplosivo.
In quel punto c’era qualcosa che Aiko e gli studenti conoscevano, ma che non avevano mai visto in quel mondo. Era un oggetto dell’altro mondo, uno cosa completamente sconosciuta ai Cavalieri. C’era la figura di Hajime che teneva in mano una ‘pistola’ mentre era seduto. Del fumo bianco usciva dalla canna di Donner. Perlomeno, il proiettile sparato era uno di quelli di gomma non letali.
Anche se non ne conoscevano i dettagli, i Cavalieri intuirono che era un attacco di Hajime quindi, simultaneamente, portarono le loro mani alle rispettive spade mentre rilasciavano il loro intento omicida. Tuttavia, a quell’azione seguì un’altra. Un intento omicida talmente violento da far sembrare quello dei Cavalieri una brezza leggera. Come se un martello divino li avesse schiacciati, i Cavalieri che si stavano alzando vennero forzati a risedersi.
Anche se non erano sommersi da quell’istinto omicida, sentendo la pressione sprigionata da Hajime, Aiko e gli altri divennero pallidi e tremavano.
Hajime appoggiò Donner sul tavolo e, ‘gotoh’, si produsse un innaturale rumore. La sua intenzione era quello di intimidirli. A seguire, disse chiaramente come stavano le cose e che posizioni avrebbero dovuto prendere ad Aiko e gli altri.
“Non nutro alcun interesse nei vostri riguardi. Non ho mai pensato di creare dei legami con voi. Inoltre, non ho alcuna intenzione di dirvi quello che mi è capitato o quello che voglio fare. Sono qui solo per lavoro e una volta terminato me ne andrò per la mia strada, quindi, qui è dove ci salutiamo. Inoltre, evitiamo di pestarci i piedi a vicenda. Non m’importa cosa fate, ma vi conviene non ostacolarmi. Sappiate solo che se mi diventate ostili… vi ucciderò senza pietà.”
Commento del Traduttore: È così che si comanda!
Commento del checker: Hell yeah!
“Capito?” era quello che stava dicendo Hajime con i suoi occhi, ma nessuno disse qualcosa. Immediatamente dopo, rivolse lo sguardo verso Chase ed i Cavalieri che stavano disperatamente cercando di resistere a quella pressione e non poterono far altro che annuire leggermente.
Successivamente, spostò lo sguardo verso Aiko ed i suoi studenti. Aiko non disse niente. No, era più giusto dire che non poteva. Non era solo per la pressione che si era scatenata, ma anche per le parole di Hajime e di come il suo studente sia cambiato senza che lei lo sapesse. Non erano cose che il suo orgoglio le avrebbe consentito di ammettere.
Hajime sospirò e nello stesso momento in cui fece spallucce, annullò [Coercizione]. Anche se Aiko non gli aveva dato alcuna risposta, Hajime poteva in qualche modo simpatizzare con i suoi sentimenti, quindi non la forzò. Gli altri studenti erano palesemente terrorizzati, quindi suppose che non avrebbero mai osato sfidarlo.
Svanito quel tremendo senso d’oppressione, i Cavalieri collassarono sul posto e fecero dei respiri profondi. Anche Aiko e i suoi studenti erano esausti e si sedettero pesantemente sulle sedie. Come se non fosse successo niente, Hajime riprese a mangiare e parlò con la depressa Shia.
“Oi, Shia. È una cosa normale nel mondo ‘esterno’. Non c’è alcuna ragione per cui tu debba prendertela sul serio, okay?”
“Si, hai ragione… anche se lo capisco… come c’era d’aspettarsi, queste orecchie sono disgustose agli occhi degli umani.”
Auto-deridendosi, Shia accarezzò le sue orecchie e fece un sorriso amaro. A una Shia del genere, Yue sussurrò parole di conforto con occhi sinceri.
“…Le orecchie di Shia sono adorabili.”
“Yue-san… lo pensi davvero?”
Anche così, Shia non era completamente convinta quindi, per questa volta, seguì Hajime con un’espressione in qualche modo sorpresa. Dato che spesso Yue gli diceva “Cattivo!”, il modo in cui Hajime trattava Shia si era ammorbidito poco alla volta e provò a confortarla come meglio poteva.
“Sai, la loro educazione è una specie di lavaggio del cervello perpetrato dalla Chiesa e dai nobili del Regno, quindi è naturale che provino avversione. Non lo sai che le tribù di Uomini Coniglio sono gli schiavi domestici più popolari? In altre parole, nessuno crede che tu sia disgustosa.”
“Que-… davvero… U∼umm, ad ogni modo Hajime-san,… umm… cosa ne pensi… delle mie orecchie?”
Commento del Traduttore: Oh cazzo. Immaginare che tipo di faccia sta facendo Shia in questo momento… ho il volto più rosso di un Sanguinario ricoperto di sangue.
Avendo intuito che quelle parole erano l’unico modo di Hajime per consolarla, Shia si sentì un pochino felice. Allora gli fece quella domanda con lo sguardo rivolto verso l’alto e il volto arrossato. Quasi volesse dire “Voglio saperlo e allo stesso momento non voglio.”, le sue orecchie di coniglio erano completamente abbassate e qualche volta sussultavano in direzione di Hajime.
“…Niente in particolare…”
Dando un’occhiatina alle orecchie di coniglio, al fine d’ingannare Shia, riportò il suo sguardo sul piatto e le rispose in maniera bisbetica. Le orecchie di coniglio si abbassarono ancor di più, quasi si pentissero di averglielo domandato. Tuttavia, con le successive parole di Yue, queste si raddrizzarono immediatamente, quasi avessero ricevuto una scarica d’energia.
“…Sono le preferite di Hajime. Mentre Shia dorme, Hajime le accarezza sempre.”
“Yue?! Non mi avevi promesso che sarebbe rimasto un segreto?!”
“H-Hajime-san… ti piacciono le mie orecchie di coniglio… eheheh.”
Commento del checker: A MORTE L’ERETICO!!!!!!
Con le due guance rosse come un peperone, Shia cercò di trattenere il suo sorriso con entrambe le mani, quasi stesse dicendo “Wa-i!”. Le sue orecchie di coniglio si muovevano esprimendo la sua felicità.
L’atmosfera delicata e tesa del massacro che c’era fino ad un momento fa scomparve quasi fosse un’illusione. Si era misteriosamente mutata in un’atmosfera rosata e di conseguenza Aiko, gli studenti e anche i Cavalieri sbatterono le palpebre per lo stupore. Per un po’ osservarono la scena da commedia romantica, finché uno degli studenti maschi, Aikawa Noboru, non borbottò.
“Huh? Che strano. Nonostante un momento fa Nagumo-kun fosse così spaventoso, adesso non sta emanando più alcun tipo d’istinto omicida…”
“Anche te, eh. Inoltre, quelle due, anche se sono pericolosamente carine… anche se sono nella mia strike-zone… vederli flirtare davanti ai miei occhi è una tortura per me…”
“…È proprio come ha detto Nagumo, queste cose non hanno importanza. Però, avere l’abilità di stare insieme a due ragazze di un altro mondo… voglio chiedergli come ha fatto!… Noboru! Akira!”
““Heh, andremo all’inferno insieme, Atshushi!””
Con gli occhi ribollenti dall’invidia, fissarono Hajime che fino a poco fa li stava facendo tremare dalla paura; era l’unione dei tre maschi delle Guardie del Corpo di Ai-chan. L’atmosfera seria venne spazzata via. Le studentesse incominciarono a riprendersi e guardarono gli studenti maschi con occhi spaventosamente freddi.
Capendo che la situazione si era calmata, Chase cominciò a curare David. Nello stesso momento, con la dovuta attenzione e cercando di nascondere la sua ostilità, fece una domanda ad Hajime con un sorriso. Fatta eccezione per le circostanze di Hajime, c’era qualcosa che aveva bisogno di sapere.
“È un problema se ti chiamo Nagumo-kun? Riguardo a quello che è successo prima, il mio Comandante è stato maleducato. Dopotutto siamo il Corpo di Guardia di Aiko-san e tendiamo ad essere estremamente sensibili quando c’è qualcosa che la riguarda. In qualche modo, vorrei che ci perdonassi.”
Anche se Hajime aveva voglia d’interromperlo e dirgli “Come può l’essere ‘estremamente sensibili’ trasformarsi in omicida?”, ma la parola ‘omicida’ lo rendeva inadatto dal dirgli qualcosa. Per questo motivo fece un cenno con la mano per dirgli di finirla li. A causa del suo atteggiamento superficiale, le sopracciglia di Chase si contorsero leggermente, ma la sua faccia da poker sorridente non cedette. A seguire, pensando velocemente visto che non poteva lasciare le cose com’erano, andò dritto al punto e chiese ad Hajime degli artefatti in suo possesso ad Hajime.
“Suppongo… che quello sia un artefatto. Anche se non posso esserne sicuro data la mia limitata conoscenza, riesco a capire che è piuttosto potente. È più veloce di un arco e non ha alcun bisogno di formule o cerchi magici. Puoi dirmi dove lo hai trovato?”
Anche se Chase stava sorridendo, i suoi occhi non lo stavano facendo. A giudicare dalle sue parole, dato che non era stata utilizzata alcuna magia, pensava che fosse un meccanismo fisico simile a quello dell’arco e che potesse essere prodotto in massa. Se così fosse, si sarebbe rivelata molto utile per l’imminente guerra. Tuttavia, i Cavalieri non potevano nemmeno sperare di poter competere con Hajime e capendolo, voleva almeno ottenere delle informazioni da lui.
Hajime rubò uno sguardo a Chase e a seguire, prima che potesse dire qualcosa, venne interrotto da una voce colma d’eccitazione. Era un suo compagno di classe, Tamai Atsushi.
“E-esatto Nagumo-kun. Quella non è una pistola?! Come hai fatto a venirne in possesso?!”
Chase reagì alle parole di Tamai.
“Pistola? Tamai, sai qualcosa a riguardo?”
“Eh? Ah, si la conosco. È un’arma del nostro mondo.”
Gli occhi di Chase brillarono per quello che disse Tamai. Però, successivamente, tornò a fissare Hajime.
“Hou, in altre parole, non è un artefatto di questo mondo… se così fosse, può essere creato solo da qualcuno di un altro mondo… e ovviamente il creatore è…”
“Sono io.”
Hajime gli rispose facilmente. Chase, che credeva Hajime fosse una persona riservata rimase sorpreso per come lo ammise così facilmente.
“Non tenti neanche di nasconderlo. Nagumo-kun, sai cosa vuol dire possedere un’arma del genere? Questo…”
“Può completamente ribaltare le sorti della guerra in corso contro i Demoni… giusto? Questo, solo se riuscite a produrla in massa. Perlopiù, volete che ritorni con voi e v’insegni a costruirle, o qualcosa del genere? Naturalmente, mi rifiuto. Quindi arrenditi.”
Le parole di Hajime lo lasciò incapace di ribattere. Sembrava che quel discorso fosse già stato preparato in anticipo. Ma Chase non si arrese. Quell’arma faceva troppa acquolina.
“Però, i soldati di basso livello potrebbero ottenere una forza offensiva soverchiante se potessimo produrla in massa. Quando questo succederà, potremo reclutare un sacco di persone in vista della guerra e le nostre possibilità di vittoria aumenteranno notevolmente. Se tu collaborassi, non sarebbe come aiutare la tua insegnante e i tuoi amici? Se è così…”
“È inutile che continui a parlare. Non coopererò. Se provate a prenderla, vi renderete automaticamente miei nemici. In quel momento… preparatevi ad essere annientati ancor prima che la guerra cominci.”
Commento del Traduttore: Spietato come sempre eh…?
La calma delle parole di Hajime fecero rabbrividire Chase e lo zittirono. E fu allora che Aiko decise d’intervenire.
“Chase-san. Nagumo-kun ha i suoi propositi. Ti prego di non forzare il mio studente. Anche te Nagumo-kun, per favore, smettila di dire cose pericolose. Cerca di essere più pacifico… non hai davvero intenzione di tornare indietro?”
“Ah, non tornerò indietro con voi. Domani mattina, dopo aver portato a termine il mio incarico, me ne andrò.”
“Perché…”
Aiko guardò Hajime con un’espressione addolorata. Voleva conoscerne il motivo ma Hajime si alzò dal suo posto ancor prima di poterglielo chiedere. A loro insaputa, anche Yue e Shia avevano finito di mangiare. Anche se Aiko cercò di fermarlo, Hajime la ignorò e salì le scale per raggiungere il secondo piano, accompagnato da Yue e Shia.
Nello stesso momento, Aiko e gli altri vennero lasciati indietro. Nell’aria c’era un’atmosfera sottile ed indescrivibile. Erano contenti del fatto che il loro compagno di classe ritenuto morto fosse ancora vivo. Ma per la persona in sé, loro erano degli sconosciuti. Più che altro, era diventato talmente forte che era impossibile paragonarlo al vecchio Hajime. Lui non era più quello che tutti conoscevano e disprezzavano come ‘incompetente’ mentre lo guardavano dall’alto in basso.
Oltretutto, a proposito del disprezzo, avevano fatto finta di non vedere gli atti di bullismo di Hayama e dei suoi amici. Seguito poi dall’incidente del ‘fuoco amico’, potevano solo sentire il loro debito nei confronti di Hajime ancora più pesante a causa del suo atteggiamento ambiguo. Come risultato, nessuno riusciva ad prendere l’iniziativa per discutere con lui.
Aiko stessa rimase scossa a causa del cambiamento del suo studente e dell’ira che doveva covare, anche se ciò era solo l’immaginazione della mente di Aiko. Quindi non era in grado di fermarlo.
Chase, mentre guardava il convalescente David che era sul lato, sembrava stesse pensando a qualcosa.
Con il loro pasto completamente freddo, anche l’appetito prese il largo. Senza neanche guardare il cibo di fronte a loro, tutti loro cominciarono a pensare profondamente su come Hajime fosse sopravvissuto’ dopo che lui li lasciò.
Cosa diavolo può cambiare una persona fino a quel punto. Cos’avrà pensato Hajime quando è accaduto quell’incidente del ‘fuoco amico’. Cosa prova Hajime per loro in questo momento… molto probabilmente, rancore. Con questi pensieri che facevano scoppiare continue rivoluzioni nelle loro menti, divennero tutti depressi e il giorno giunse al termine.
*****
Notte inoltrata. Cullati dalla notte, tutti erano completamente esausti. Sia mentalmente che fisicamente a causa dell’improvviso sviluppo. Tutti loro si addormentarono, ma Aiko non ci riusciva. La sua camera era una singola e quindi non era affatto larga. Una scrivania e un letto con i piedi di legno lavorati, un piccolo camino e un divano in pelle davanti ad esso. In inverno, quasi sicuramente le fiamme avrebbero sicuramente illuminato la stanza e l’ospitato verrebbe riscaldato al solo vederlo.
Aiko stava ripensando agli eventi di oggi, guardando il camino spento e affondando nel divano. La mente di Aiko in quel momento la si potrebbe descrivere come una libreria in disordine, con tutte le informazioni sparse ovunque.
Anche se non riusciva, lei voleva pensarci. E da lì in avanti, la sua testa che continuava girare in tondo non diede alcuna opinione costruttiva. Si ricordava la felicità che ha provato quando ha scoperto che il suo studente era vivo, ma aggrottò le sopracciglia per via dell’atteggiamento distante.
Poté solo vedere un frammento della forza di Hajime attraverso la condotta e le parole di David. Pensava a quali pericoli ha dovuto affrontare e che non sarebbe sopravvissuto se non fosse cambiato. A questo punto, non poté far altro che sospirare visto che non ha potuto fare niente per lui. Tuttavia, le tornò in mente il modo in cui interagiva con le due ragazze. Pensando che ha trovato dei compagni di cui può fidarsi la fece sorridere nuovamente.
All’improvviso, sentì all’interno della stanza una voce quando non dovrebbe esserci nessun’altro oltre a lei.
“Come mai quel cambio d’espressione, sensei?”
“Kh?!”
Aiko si girò verso la fonte della voce con occhi spalancati. C’era Hajime con la schiena appoggiata alla porta d’entrata con le braccia incrociate. Aiko ne rimase così sorpresa che divenne muta, ma in qualche modo riuscì a parlare.
“Na-Nagumo-kun? P-perché sei qui, come…”
“Anche se mi chiede come, sono semplicemente entrato dalla porta. Niente di più niente di meno.”
“Eh, ma la serratura…”
“La mia classe è Maestro della Trasmutazione, sa? A differenza delle serrature terrestri, sono in grado di aprire questo tipo di serratura.”
La risposta di Hajime scioccò Aiko per un po’. Il suo cuore batteva velocemente per la sorpresa, ma in qualche modo riuscì a calmarsi. Aggrottò le ciglia e lo rimproverò.
“In un momento come questo… oltretutto è da maleducati entrare nella stanza di una signora senza neanche bussare. Per aver sbloccato la serratura di proposito… che cosa vuoi?”
Per un momento, la parola yobai* comparì nella mente di Aiko, ma subito dopo eliminò quel pensiero. Scosse leggermente la testa ricordandosi che l’altra persona era un suo studente. Hajime riuscì ad evitare il rimprovero di Aiko senza neanche accorgersene e poi le disse il motivo per cui era venuto a farle visita.
*Nota del Traduttore: in base a google traduttore, Yoba significa “notte” e Yobai mi da una traduzione mezza inglese e mezza italiana. Quindi, partendo dal fatto che in entrambi i casi la parola “notte” sia presente, possiamo supporre che significa “visita notturna”. Dal lato ecchi s’intende.
Commento del checker: Quel che fa Miyako di Maji de Watashi durante la notte per farla breve. E quelli che sperano nella sensei route scrivano ‘#sensei’ nei commenti.
“Bé, mi dispiace. Volevo solo assicurarmi che nessuno venisse a sapere che sono venuto a farle visita. Volevo parlare con lei, ma prima non potevo a causa dei seguaci della Chiesa e del regno. Dopotutto, il contenuto di questa conversazione li avrebbe irritati non poco.”
“Una conversazione? Nagumo-kun, non c’è alcun problema se ne parli anche con gli altri…”
Per un momento, lei pensò che volesse tornare insieme a loro, facendo brillare gli occhi di Aiko per la speranza. Se si trattava di dare un consiglio ad un suo studente, poteva considerare quella sua stanza come l’ufficio dell’insegnante. Però, le sue aspettative vennero immediatamente infrante.
“No, non ho intenzione di tornare, sa? Quindi la smetta di guardarmi con quegli occhi pieni di aspettativa… quello di cui voglio parlarle è una questione che certamente lei sarà in grado di ascoltare senza andare nel panico. Dopodiché, starà a lei decidere cosa fare.”
Detto quello, Hajime cominciò a raccontarle la storia dei ‘Liberator’ e degli Dei Pazzi raccontatagli da Oscar.
Naturalmente, Hajime aveva le sue ragione per parlargliene. In base alle intenzioni degli Dei, gli eroi (Kouki e gli altri) erano stati chiamati per danzare nel loro gioco e non avevano alcuna intenzione di rimandarli indietro. Salvare la razza Umana dalla razza dei Demoni, in altre parole vincere l’imminente guerra, era tutta una macchinazione degli Dei che tiravano le fila da dietro le quinte. Gli eroi non erano altro che delle pedine interessanti che avevano riunito senza alcuna ragione apparente. Anzi, ritenevano che fosse più appropriato iniziare un nuovo gioco usando gli eroi.
Tuttavia, Hajime non vedeva alcuna buona ragione per dirlo anche a Kouki gli altri studenti. Non gliene fregava di meno di quello che volevano fare, e per lui sarebbe stato solo una rottura in più. Anche se glielo avesse detto, quel tipo crede che la giustizia trionfi sempre e molti suoi compagni certamente non crederebbero alla sua storia.
Dato che era da solo, tra le parole di un singolo ragazzo che è cambiato drasticamente e le parole di qualcuno che chiede di salvare centinaia di vite, sapeva a chi avrebbero creduto. Inoltre, dato che molte persone erano seguaci della fede di ‘Ehito-sama’, verrebbe soltanto deriso e criticato. Per questo motivo, come minimo, Hajime non voleva avere alcuna connessione con Kouki.
Tuttavia, coincidenza delle coincidenze, incontrò Aiko. Hajime conosceva bene i principi di Aiko, ove metteva sempre al centro della sua attenzione gli studenti sotto la sua custodia. In altre parole, indipendentemente dalla situazione di questo mondo, per il bene dei suoi studenti, avrebbe preso una decisione ben ponderata. Basandosi su questo, sul comportamento che hanno mostrato i suoi compagni di classe oggi, e sul loro desiderio di tornare in Giappone, se si trattasse di Aiko, lei potrebbe essere in grado di influenzarli. Erano questi i pensieri di Hajime.
Anche se non sapeva quanto la sua influenza avrebbero potuto cambiare le azioni degli altri, con queste informazioni, se i movimenti di Kouki e gli altri fossero stati diversi da quelli pianificati dagli Dei, quasi certamente avrebbero prestato più attenzione a Kouki e gli altri. Hajime era conscio del fatto che il suo viaggio volto alla conquista dei Great Dungeon non sarebbe stato apprezzato e di conseguenza, avrebbe subito l’interferenza degli Dei. Ecco perché, passando indirettamente le informazioni usando qualcuno di cui si fidano, avrebbe potuto ridisporre le azioni di Kouki e gli altri. In questo modo, avrebbe potuto guadagnare un po’ di tempo. Dopotutto, il suo unico obbiettivo era solo quello di non attirare l’attenzione.
Commento del Traduttore: Se questa è la tua intenzione, come mai l’attiri sempre?!
Inoltre, senza dover fare affidamento sugli Dei, Hajime aveva intenzione di cercare un altro modo per tornare a casa. Oltretutto, proprio come i ‘Liberator’, voleva mostrare a Kouki e gli altri, come i loro alleati diventano dei nemici manipolati. La sua intenzione, era quello di piantare il seme del sospetto nei riguardi degli Dei.
In primo luogo, era riuscito a pensare ad un piano del genere solo perché ha incontrato Aiko, quindi Hajime non si aspettava chissà quali risultati. Inoltre, non provava alcun risentimento o odio verso i suoi compagni di classe. Proprio non gliene importava. Se gli fossero stati utili, allora li avrebbe usati, per poi lasciarli al loro destino quando non aveva più bisogno di loro. Per questo motivo non sta alterando le informazioni che stava dando ad Aiko.
Sentendo la verità su questo mondo da Hajime, Aiko era dubbiosa. Non si sapeva se aveva davvero compreso l’intera storia. Processare queste informazioni, indipendentemente dall’idea che si è fatta, avrebbe ancora richiesto un po’ di tempo.
“Bé, questo è tutto. Questo è ciò che sono venuto a sapere nelle profondità dell’Abisso. Le lascerò fare quel che vuole dopo aver saputo queste informazioni. Non mi fa ne caldo ne freddo se crede che siano cose senza senso, come anche se crede che siano la verità. Solo, faccia quel che vuole.”
“Na-Nagumo-kun, non dirmi, per questa cosa degli ‘Dei Pazzi’… hai iniziato il tuo viaggio?”
“Hah, non sia assurda. Dal più profondo del mio cuore, non m’interessa un accidente di quello che accadrà a questo mondo. Sto solo cercando un modo per tornare in Giappone. È questo il mio vero obiettivo. La ragione per cui gliela sto raccontando è solo perché mi sembra conveniente farlo. Tutto qui.”
Aiko aveva un’espressione sottile indescrivibile per come Hajime ha ridacchiato alla sua domanda. Anche se era contenta che lui non si cacciava nei guai di sua volontà, in quanto insegnante non poteva far altro che accigliarsi per come Hajime ha dichiarato che avrebbe sfruttato gli altri senza rimorso. Però, lei aveva anche messo i suoi studenti all’apice delle sue priorità in questo mondo. Quindi, non poteva dirgli niente. Come risultato, Aiko cercò di cambiare il discorso con un’espressione sottile.
“Tu ci credi?”
“È così. I Great Dungeon sono la chiave. Non ho problemi se li cerca per soddisfare il tuo interesse. Una volta superato il 100° piano dell’[Orcus Great Dungeon], sarà felice di scoprire che è lì che comincia il vero Dungeon. Prima di tutto, a giudicare da quel che ho visto oggi, sarete morti nello stesso momento in cui ci metterete piede. È impossibile per voi ignorare la [Coercizione] di quei livelli.”
Aiko si ricordò della pressione emanata da Hajime durante la cena. In seguito, aprì gli occhi che erano dipinti con varie sfumature di simpatia, ammirazione e altro, mentre pensava ancora alle condizioni avverse che ha dovuto sopportare.
Per un po’ rimasero in silenzio. La stanza era letteralmente piombata nel silenzio. Hajime capì che Aiko aveva recepito le informazioni basandosi sul suo comportamento. Dato che non aveva altro da fare, si girò e si diresse verso la porta. Dietro di lui, Aiko gli parlò di un certo studente che le era venuto in mente quando menzionarono l’[Orcus Great Dungeon].
“Shirasaki-san non si è ancora arresa su di te.”
“…”
Hajime si fermò a causa delle parole inaspettate di Aiko. Poi, Aiko parlò piano con la schiena di Hajime di fronte a lei.
“Anche se tutti gli altri credevano che tu fossi morto, lei era l’unica non l’ha fatto. Finché non avesse potuto vederlo con i suoi occhi, lei avrebbe creduto nel fatto che tu sia ancora vivo. Perfino adesso sta ancora combattendo nell’[Orcus Great Dungeon]. Anche se Amanogawa-kun e gli altri vanno nel Dungeon solo con l’intenzione di allenarsi, lei è l’unica che ci va con l’intenzione di cercarti.”
“…Shirasaki sta bene?”
Dopo un lungo silenzio, Hajime fece quella domanda ad Aiko. Hajime, che fino a poco fa aveva un atteggiamento indifferente nei loro riguardi, fece una domanda con parole di preoccupazione per qualcun’altro. Aiko, scoprendo che il vecchio Hajime non era ancora morto, mostrò un’espressione felice.
“S-si. Anche se l’[Orcus Great Dungeon] è un posto pericoloso, le sue abilità stanno crescendo mentre continua la conquista del Dungeon. Qualche volta ricevo delle sue lettere. Sei curioso? Nagumo-kun e Shiarasaki-san andavano d’accordo dopotutto.”
Aiko gli parlò con un sorriso brillante, ma Hajime, girò la testa e si mostrò con il suo solito volto inespressivo senza affermare o negare niente.
“Anche se non lo definirei in quel modo… va bene se le raccontassi di questo quando vi scriverete. Non è delle Bestie Magiche che deve preoccuparsi, ma di quelli che le guardano le spalle.”
“Eh? Cosa vuoi…”
“Sensei, basandomi sull’atteggiamento che oggi hanno avuto Tamai e gli altri, ho fatto una supposizione. La causa della mia caduta durante la battaglia contro il Behemoth, credete che fosse solo un’incidente, giusto?”
“Q-questo… si. Una magia è andata fuori controllo e risultò in un ‘fuoco amico’ accidentale… Nagumo-kun sembra covare ancora del risentimento verso gli altri dopotutto…”
“Non provo nulla del genere. Quello che voglio dire è questo. ‘Fuoco amico’? Sbagliato. Era palese che il bersaglio di quel proiettile magico ero io.”
“Eh? Eri tu il bersaglio?”
L’espressione di Aiko diceva che non comprendeva cosa volesse dire. Ma le successive e spietate parole di Hajime fecero preoccupare Aiko ancor di più.
“Vuol dire, che un mio compagno di classe ha cercato di uccidermi.”
“Kh?!”
Aiko rimase scioccata e il suo volto divenne pallido.
“Quello che so è che il colpevole è qualcuno che ha qualche connessione con Shirasaki; qualcuno in grado di uccidere un’altra persona perché trasportato dall’invidia. Dato che sta ancora bene, credo che sia meglio avvisarla di guardarsi le spalle.”
Dopo aver lasciato quel messaggio, Hajime se ne andò.
All’interno della stanza era comparsa l’illusione di un vento gelido che soffiava e Aiko si strinse il proprio corpo con entrambe le braccia. C’era la possibilità che uno dei suoi preziosi studenti abbia provato a uccidere un suo compagno. Oltretutto, usando un metodo codardo colpendolo alle spalle quando era ad un passo dalla morte. Per Aiko, che faceva tesoro dei suoi studenti, era qualcosa che non poteva accettare a cuor leggero. Ma senza prove, non poteva negare le parole di Hajime. Nella sua mente, si rifiutava di credere che i suoi studenti si fossero scontrati tra di loro.
Sprofondando ancor di più nella preoccupazione, la notte insonne di Aiko si fece ancora più lunga.