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Guidati da Gil, l’uomo tigre, avanzarono nella densa nebbia.
La loro destinazione è Faea Belgaen. Hajime, gli Haulia e Alferick stavano camminando da più di un’ora circondati dagli altri semi-umani. A quanto pare Zam, il messaggero, era molto veloce.
Dopo aver camminato per un po’, arrivarono in un posto non coperto dalla nebbia, o almeno, molta di essa si era dissolta e sembrava formare una strada; anzi, sarebbe più giusto chiamarlo un tunnel. Se si guardava con attenzione, dei cristalli grandi quanto un pugno erano disposti in linea lungo i lati del percorso ed emanavano una luce bluastra. Sembrerebbe che abbiano l’abilità di disperdere la nebbia.
Notando che Hajime era incuriosito dai cristalli, Alferick cominciò a spiegargli che cos’erano.
“È un minerale chiamato ‘Cristallo Faeadrain’. Anche se non ne conosciamo il motivo, è in grado di disperdere la nebbia e funge da repellente per le Bestie Magiche. Viene piazzata anche nei dintorni di Faea Belgaen e nei villaggi circostanti. Bè, è come se fossero dei ‘parenti’* per le Bestie Magiche.”
*Nota del checker: Per ‘parenti’ si intende quelli come la suocera o qualche familiare che non sopportiamo.
“Capisco. Bé, essere continuamente circondati dalla nebbia sarebbe deprimente. Anche io vorrei togliere un tale fastidio se mi stabilissi in un posto simile.”
A quanto pare, la nebbia non copre le città sorte all’interno del [Mare di Alberi]. Una bella notizia visto che dovranno aspettare 10 giorni prima di poter raggiungere il ‘Grande Albero’. Sentendo quella conversazione, Yue, che non sopportava l’intensa nebbia, sembrò felice.
Nello stesso momento, davanti ai loro occhi c’era un’enorme cancello. Era composto da due alberi i cui rami intrecciati creavano un arco, mentre in mezzo, la porta era a due ante e doveva essere larga almeno 10m. Gli alberi usati dovevano essere alti come minimo 30m. Un’apparenza più che degna per la ‘nazione’ dei semi-umani.
Gil fece un segno ai semi-umani che sembravano essere delle guardie, e i portoni si aprirono con un suono pesante. Dalle cime degli alberi circostanti, sguardi pungenti vennero rivolti verso Hajime ed il suo gruppo. Sembrerebbe che non possano nascondere l’agitazione che provavano sul fatto che c’erano degli umani in quel gruppo. Se fossero stati accompagnati solo da Gil, molto probabilmente ci sarebbero stati dei grossi problemi. Molto probabilmente, è per questo motivo che l’Anziano è venuto ad ‘accoglierlo’ personalmente.
Oltrepassati i cancelli, sembrava di entrare in un mondo completamente diverso. Ci sono un sacco di alberi altissimi con un diametro di decine di metri, al cui interno erano state costruite le abitazioni con dei spazi aperti che sembrano essere delle finestre, da cui traboccavano le luci delle lampade. Si potevano vedere dozzine di persone camminare all’interno di corridoi, composti da spessi rami di alberi che s’intrecciavano a vicenda. Attaccati ai rampicanti cresciuti sugli alberi, sono stati costruiti quelli che sembrano degli ascensori costruiti con delle carrucola, e anche un corso d’acqua di legno appeso tra gli alberi. Codesti dovevano essere alti quanto un edificio di 20 piani.
Incantati, Hajime e Yue rimasero a bocca aperta; affascinati dal paesaggio urbano, sentirono qualcuno tossire. A quanto pare, non si erano accorti di essersi fermati e Alferick stava cercando di farli rinsavire.
“Fufu, sembra che abbiate ricevuto un assaggio della nostra città natale, Faea Belgaen.”
Alferick mostrò un’espressione gioiosa. Tutti intorno a loro, compresi gli Haulia, mostravano un portamento orgoglioso. Vedendo il loro aspetto, Hajime elogiò sinceramente la città.
“Aa… è la prima volta che vedo una città così bella. Ha una splendida atmosfera ed è perfettamente in sintonia con la natura.”
“N… meravigliosa.”
Sentendo questi complimenti onesti senza alcuna traccia di falsità, come ci si poteva aspettare, sorprese tutti i semi-umani. Sentire un complimento del genere sulla propria città fa sempre piacere; tutti tentarono di fare gli indifferenti ma le loro code e orecchie tradivano le loro espressioni.
Gli abitanti di Faea Belgaen stavano guardando Hajime ed il suo gruppo con curiosità ed evasione, c’erano pure sguardi che erano un misto di odio e perplessità. Questi sguardi continuarono fino a quando non raggiunsero il posto che Alferick aveva preparato per loro.
*****
“…Capisco. La prova per ottenere una magia dell’Era degli Dei e il gioco degli Dei…”
Al momento, Hajime e Yue stavano parlando con Alferick. L’argomento della discussione erano i ‘Liberators’ e la Magia Arcana che Hajime aveva appreso da Oscar Orcus. Anche il fatto che fosse di un altro mondo e stava affrontando i sette Great Dungeon col fine di acquisire la conoscenza magica necessaria per ritornare al suo mondo natio.
Sentendo parlare di questo mondo alla mercé degli Dei, l’espressione di Alferick non mutò. Pensando che fosse strano, Hajime gli fece una domanda e come risposta “Il mondo non è mai stato molto gentile con noi semi-umani. Anche ora”. A quanto pare, anche se gli Dei non fossero impazziti, i semi-umani sarebbero comunque stati discriminati. Questo posto non è sotto l’influenza della chiesa, per non parlare del fatto che i semi-umani sono atei. Semplicemente, apprezzano la natura.
Dopo che Hajime terminò il suo racconto, Alferick cominciò a spiegargli la legge che gli Anziani di Faea Belgaen devono rispettare. O meglio, è più una tradizione tramandata oralmente che non lo rende una vera e propria legge: chiunque possedesse lo stemma di uno dei sette Great Dungeon, loro non devono mostrare alcuna ostilità e se tale persona fosse apprezzata, lo si dovrebbe condurre alla loro destinazione.
La creatrice del [Mare di Alberi Hartzena] si chiamava Luluo Hartzena e si definiva lei stessa una ‘Liberators’ (anche se non ha mai spiegato cosa fossero), pronunciando anche i nomi dei suoi compagni. Inutile dire che la tribù con cui Hartzena parlò fossero i fondatori di Faea Belgaen. Era un avvertimento in quanto coloro che possedevano la Magia Arcana, sarebbero stati individui estremamente abili.
Inoltre, Alferick era stato in grado di riconoscere l’anello di Orcus in quanto lo stemma che era inciso nel gioiello era uguale a quello che era stato scolpito su un monumento di pietra alla base del ‘Grande Albero’.
“Ciò significa, che ho superato le qualificazioni…”
A giudicare dalla spiegazione di Alferick, ora gli è chiaro come mai ha invitato un umano ad entrare nella roccaforte dei semi-umani. Tuttavia, non tutti i semi-umani sono a conoscenza di questa storia e quindi era necessario metterli al corrente in un futuro non molto lontano.
Quando Hajime ed Alferick erano giunti al termine della loro chiacchierata, al piano inferiore cominciò ad esserci un po’ troppo casino. Nel piano inferiore c’erano solo Shia e gli Haulia. A quanto pare, stavano discutendo animatamente con qualcuno. Hajime e Alferick si guardarono a vicenda e si alzarono nello stesso momento.
Una volta scesi al piano terra, videro un grosso uomo orso, un uomo tigre, un uomo volpe, un semi-umano con le ali che gli spuntano dalla schiena e un nano barbuto che guardava con insicurezza gli Haulia. In un angolo della stanza, Kam stava coprendo Shia. Per via dei loro volti gonfi, si poteva dedurre che fossero stati picchiati.
Hajime e Yue, che erano appena scesi, cominciarono a lanciare sguardi taglienti verso tutti i presenti. L’uomo orso cominciò a parlare con una voce insicura.
“Alferick… bastardo, cosa significa tutto questo? Perché hai fatto entrare questi umani e soprattutto questi uomini coniglio? Avere qui la bambina maledetta… in base alla tua risposta, ti priverò del tuo seggio di Anziano all’interno del Consiglio.”
Sembrava che facesse fatica a trattenere la sua furia e i suoi pugni serrati stavano tremando. Come ci si aspettava, gli umani sono la loro nemesi. Oltretutto, ad aggravare la cosa, era che ci fossero anche gli Haulia, colpevoli del crimine di aver cresciuto una bambina maledetta. Non solo l’uomo orso, ma anche tutti gli altri semi-umani stavano fissando Alferick.
Tuttavia, Alferick la prese come se fosse un colpo di vento.
“Ho semplicemente seguito la tradizione. Voi siete gli anziani delle altre tribù e dovreste conoscere le circostanze, o sbaglio?”
“Al diavolo la tradizione! Quelle non sono delle cazzate? Fin dalla fondazione di Faea Belgaen non ci sono mai stati eventi simili!”
“Tuttavia, questa volta è successo. Tutto qui. Se voi siete degli Anziani allora dovete seguire le tradizioni. È questa la legge. Poiché deteniamo quel titolo, non vuol dire che possiamo trasgredirli.”
“Quindi, mi stai dicendo che quei bambocci umani sono qualificati?! Quelli che sono così forti che non ci conviene inimicarceli?!”
Commento del Traduttore: Senti… se vuoi attaccar briga con Hajime vado a prendere una vanga e ti scavo la tomba.
Commento del checker: E io preparo altre buche per eventuali candidati suicidi.
“Proprio così.”
Alferick rispose con noncuranza. L’uomo orso non poteva credere alle parole di Alferick e cominciò a fissare Hajime.
A Faea Belgaen, coloro che ottengono il titolo di Anziano delle varie tribù, sono quelli che possiedono ottime abilità e a quanto sembra, il Consiglio degli Anziani è un concilio che viene riunito per decidere quale politica il paese debba adottare. In questo concilio, sono gli Anziani a prendere le varie decisioni. I semi-umani qui presenti, sono gli attuali detentori del titolo di Anziano, ma sembra che ognuno abbia le proprie interpretazioni nei riguardi della ‘tradizione’.
Nonostante Alferick riconosce l’importanza della tradizione, gli altri Anziani potrebbero pensarla in maniera diversa. Alferick proviene dalla tribù della Foresta e sono i più longevi tra i semi-umani. In base ai ricordi di Hajime, la loro durata di vita media è intorno ai 200 anni. Se le cose stanno così, c’è una sostanziale differenza d’età tra Alferick e gli altri Anziani che gli stanno di fronte, perfino il loro senso del valore potrebbe essere diverso. A proposito, i semi-umani di media vivono intorno ai 100 anni.
A causa di ciò, gli altri Anziani erano meno tolleranti sul fatto di dover ospitare degli umani e dei criminali nella loro città.
“…Allora, lo metto subito alla prova!”
Dopo aver terminato la frase, l’uomo orso si avventò su Hajime. Per via della rapidità, gli altri non riuscirono a reagire. Perfino Alferick, che non si aspettava quell’attacco improvviso, aveva gli occhi spalancati dalla sorpresa.
In un’istante entrò nel suo raggio d’azione. L’uomo orso doveva essere alto almeno 2.50m con braccia enormi e muscolose, mosse il braccio con l’intenzione di colpire dall’alto Hajime.
Perfino tra i semi-umani, gli uomini orso sono superiori agli altri in quanto a forza fisica e resistenza. Quel semi-umano, con un solo pugno, fu in grado di spaccare in due un grosso albero ed è per quello che è stato eletto rappresentante della loro tribù. Fatta eccezione per Yue e gli Haulia, gli altri guardavano Hajime, sicuri che sarebbe stato ridotto in poltiglia.
Commento del traduttore:………Ahahahah!!! Non male come barzelletta.
Tuttavia, i presenti raggelarono per via dello spettacolo impossibile che ne seguì.
Zudon!
Il pugno si diresse sulla testa di Hajime e produsse un suono quando questo venne intercettato e afferrato dalla mano sinistra di Hajime.
“…che pugno accogliente*. Tuttavia, ho sentito dell’intento omicida provenire da quel pugno. Quindi, sei pronto per le conseguenze?”
*Nota del checker: Ovviamente si intende che non lo ha nemmeno sentito il colpo.
Dicendo ciò, Hajime intensificò la presa usando [Manipolazione Magica] sull’arto artificiale. Dal braccio dell’uomo orso, il suono delle ossa che si rompono poteva essere chiaramente sentito. Sentendo quel suono nonostante fosse ancora sorpreso, l’uomo orso cercò disperatamente di distanziarsi da lui.
“Guuu! Lasciami!”
Nonostante stesse cercando di liberarsi dalla presa di Hajime, che era la metà di lui, non riuscì a spostarlo di un millimetro. In verità, Hajime aveva trasmutato una piastra di metallo posizionata sotto le suole delle sue scarpe in degli spuntoni, che perforarono il pavimento e lo assicurarono in quella posizione. Non sapendolo, al suo avversario sembrava che Hajime fosse un albero che aveva piantato radici in profondità.
Silenziosamente, Hajime aumentò il mana immessa nel suo braccio artificiale stringendo ancora di più la presa.
Baki!
“Gh?!”
Il suono di qualcosa che si è rotto si sentì provenire dal braccio del semi-umano, ma come ci si poteva aspettare da un Anziano, questo non fece neanche un grido. Tuttavia, Hajime notò che l’avversario si stava irrigidendo per il dolore e la sorpresa.
Lasciò andare il braccio dell’uomo orso e si avvicinò al petto dell’avversario facendo quella che sembrò una mossa di karate.
“Vola.”
Bang!
Il suo ‘braccio potenziato’ si attivò e dal suo braccio artificiale fu emesso il suono di uno sparo. Allo stesso tempo in cui colpì l’avversario, dal gomito uscì una cartuccia. Il pugno, che già di suo era potente, fu ulteriormente accelerato, aumentandone il potere distruttivo.
Con l’ausilio di quel meccanismo, il pugno si fece strada nella pancia dell’uomo orso senza alcuna pietà mentre, allo stesso tempo, generò una potente onda d’urto che lo fece letteralmente volare via dalla potenza. Senza neanche avere la possibilità di poter urlare, l’avversario distrusse la parete scomparendo. Poco dopo, degli urli si potevano udire dal buco della parete.
Quello che Hajime ha usato, era un fucile a pompa la cui canna è piazzata nel suo gomito. La spinta era stata resa possibile per via del rinculo generato dal colpo. Inoltre mentre utilizza Schlag, può utilizzarlo per sparare ai nemici che gli sono alle spalle. Il suo ‘braccio potenziato’ ha dato dimostrazione della sua forza.
Mentre tutti i presenti erano senza parole e scioccati, un ‘Gashun!’ venne emesso dal meccanismo del braccio. Con intento omicida, Hajime chiese agli altri Anziani.
“Devo considerarvi dei miei nemici?”
A quelle parole, nessuno fu in grado di annuire.
Dopo aver battuto l’uomo orso, Alferick riuscì in qualche modo ad intercedere e di conseguenza evitare un pestaggio da parte di Hajime. L’uomo orso aveva gli organi interni danneggiati e diverse ossa rotte, ma non sembrava essere in pericolo di vita anche grazie alle costosissime cure che gli vennero somministrate (non hanno badato a spese). Tuttavia, la sua vita di guerriero quel giorno terminò…
Attualmente, gli Anziani di Faea Belgaen erano seduti sul lato opposto ad Hajime. Gli Anziani erano Zell degli uomini tigre, Mao degli uomini alati, Rua degli uomini volpe, Guze degli uomini della terra (o meglio conosciuti come nani) e Alferick della tribù della Foresta. Yue e Kam erano seduti al fianco di Hajime, mentre Shia era dietro di loro insieme agli altri membri degli Haulia.
L’espressione degli anziani, fatta eccezione per Alferick, era rigida per la tensione. L’uomo orso (chiamato Jin) non poté attendere alla riunione in quanto non riusciva più ad utilizzare nè le sue gambe nè le sue braccia.
“Bé? Cosa volete fare con noi? A me basta raggiungere la base del ‘Grande Albero’. Se voi ve ne state buoni, io non vi farò niente… i semi-umani erano <<…>>* pensate se loro non andassero d’accordo nel momento del bisogno, non credete che sarebbe problematico se non riuscissero a sapere cosa è meglio per loro? Per vostra informazione, nel bel mezzo del massacro si potrebbe fare distinzioni tra nemici e alleati, ma io non sono quel genere di persona che presta attenzione a questi dettagli.”
*Nota del Traduttore: nella traduzione in inglese, credo che voglia dire che il discorso era molto lungo e quindi li è stato tagliato per rendere la cosa più corta.
Sentendo le parole di Haime, gli Anziani rimasero scioccati. Era chiaro come il sole che se fosse stato necessario, Hajime avrebbe cominciato una guerra contro i semi-umani.
“Per il bene del nostro compagno inabile, prima di tutto… è possibile cominciare con l’avere un rapporto amichevole?”
Borbottò Guze mentre aveva un’espressione amara e distrutta allo stesso tempo.
“Huh? E questa da dove arriva? Non è stato quell’orso a venirmi addosso con l’intenzione di uccidermi? Mi sono semplicemente difeso. Il fatto che sia diventato un disabile è la conseguenza della sua azione, non è colpa mia.”
“T-tu! Jin stava- Jin stava solo pensando al bene di questa nazione!”
“Non mi sembra una scusa sufficiente per uccidere qualcuno senza neanche averci parlato, o sbaglio?”
“Q-quello era… però…”
“Sembra che tu non abbia capito. In questa faccenda io sono la vittima mentre l’orso è l’assalitore. Non dovrebbe essere compito degli Anziani giudicare i crimini? Se è così, non è il vostro collega ad aver commesso lo sbaglio?”
Molto probabilmente Guze e Jin erano molto vicini. Di conseguenza, anche se sapeva che Hajime non aveva torto, non riusciva comunque ad accettare la cosa. Tuttavia tenere in conto i sentimenti degli altri, non è una cosa che ad Hajime interessi.
“Guze. Comprendo i tuoi sentimenti, ma il ragazzo ha ragione.”
Guze si era alzato in piedi quando Alferick lo rimproverò. Rimprovero che bastò a farlo tornare a sedere con un’espressione stravolta. E al momento, il suo silenzio era alquanto cupo.
“Non c’è alcun dubbio che questo ragazzo abbia una delle stemme. È la prova che con le sue abilità è riuscito a conquistare uno dei sette Great Dungeon. In base alla tradizione, riconosco che è qualificato.”
Quello che ha parlato era l’Anziano Rua degli uomini volpe. Dopo aver guardato Hajime con i suoi occhi taglienti, si girò verso gli altri Anziani chiedendo un loro parere.
Sentendo lo sguardo del collega, Mao degli uomini alati e Zel degli uomini tigre diedero il loro consenso, anche se non esposero i loro pensieri. Facendo da intermediario con Hajime, Alferick cominciò a parlare.
“Nagumo Hajime. Come vuole la tradizione, noi Anziani ti riteniamo qualificato. Di conseguenza, non ci opporremo a te… faremo il possibile per impedire agli altri di alzare le mani su di voi… tuttavia…”
“Non avrò la completa immunità… huh?”
“Aah. Come già ben sai, i semi-umani non vedono di buon occhio gli umani. A dire la verità, si può affermare che li odino e c’è la possibilità che ci sarà qualcuno che non seguirà le nostre direttive. In particolare, la tribù di Jin. Gli uomini orso non sono famosi per il loro controllo della loro rabbia. E poi, Jin è molto popolare tra di loro…”
“E allora?”
L’espressione di Hajime non cambiò neanche dopo aver sentito le parole di Alferick. ‘Quel che è fatto è fatto, e farò ciò che è necessario’. È questo ciò che si può leggere negli occhi di Hajime. Comprendendo ciò, Alferick pronunciò il volere degli Anziani.
“Ti pregherei di non uccidere i tuoi assalitori.”
“…Mi stai chiedendo, di andarci piano con quelli che vogliono uccidermi?”
“Esatto. O ti è impossibile per via del tuo potere?”
“Se è qualcuno sullo stesso livello di quell’uomo orso, non posso promettere niente. Tuttavia, non tendo ad andarci piano se qualcuno attenta alla mia vita. Anche se comprendo i vostri sentimenti, non sono legato alle vostre circostanze. Se non volete che i vostri simili muoiano, fate in modo di tenerli a bada.”
Dopotutto, è ciò che ha coltivato nell’Abisso. ‘Uccidere il suo nemico senza pietà’, ormai si era radicato in profondità nella mente di Hajime. Anche se non sa cosa succederà quando ci sarà una situazione in cui dovrà uccidere o venire ucciso. Se ci va piano, perfino un topo può ferire mortalmente un gatto. Per questo, Hajime non può accettare la richiesta di Alferick.
Tuttavia, Zel degli uomini tigre intervenne.
“Allora, noi ci rifiutiamo di guidarti fino alla base del ‘Grande Albero’. Anche se fosse per seguire la tradizione, non guideremo qualcuno che non ci piace.”
Hajime rimase perplesso sentendo quelle parole. Fin dall’inizio, aveva intenzione che fossero gli Haulia a fargli da guida e non aveva alcuna intenzione di chiedere aiuto a Faea Belgaen. Di certo lo sanno anche loro, ma la successiva spiegazione di Zel chiarì tutto.
“Non penso che la tribù Haulia sarà in grado di farti da guida. Sono criminali e saranno giudicati dalle leggi di Faea Belgaen. Anche se non so cosa sia successo, è qui che voi vi separerete. Il loro crimine è quello di aver allevato una bambina che possiede le stesse abilità di una Bestia Magica. Questo atto, equivale a minacciare la sicurezza di Faea Belgaen. Il consiglio, ha già deciso la loro esecuzione.”
Sentendo le parole di Zel, Shia stava tremando e piangendo allo stesso tempo, mente Kam e gli altri si erano ormai rassegnati. Perfino ora, nessuno stava dando la colpa a Shia, mostrando quanto affetto provano per lei.
“Onorati Anziani! In qualche modo… in qualche modo vi prego di lasciar andare la mia tribù! Vi prego!”
“Shia! Basta così! Eravamo pronti a ciò. Non è colpa tua. Nessuno di noi vuole vivere dopo aver usato una propria familiare come merce di scambio. Se ne era discusso numerose volte nella tribù. Non hai alcun motivo di preoccuparti!”
“Ma… padre!”
Nonostante Shia si stesse prostrando, nessuna parola confortante venne pronunciata da Zel.
“È già stato deciso. Tutta la tribù Haulia verrà giustiziata. Se non foste fuggiti da Faea Belgaen, la condanna sarebbe stato l’esilio.”
Shia stava piangendo e Kam cercava di confortarla insieme agli altri. Questa decisione era stato deciso da tutti del Concilio degli Anziani, nessuno degli altri anziani fiatò. Perché è una bambina maledetta probabilmente, è stato questo fattore a rendere il loro crimine ancora più grave, mentre il loro amore per la famiglia ha ulteriormente peggiorato le cose. Una storia davvero ironica.
“E questo è quanto. Con questo, il tuo biglietto per raggiungere il ‘Grande Albero’ non c’è più. Cosa farai? Lascerai la cosa alla sorte?”
Zel fece intendere che se non voleva questa cosa, avrebbero dovuto accettato la loro richiesta, e gli altri Anziani non avevano obbiezioni al riguardo. Tuttavia, nell’espressione di Hajime non vi era una singola traccia di amarezza, quasi gli stesse dicendo che non gliene può fregar di meno.
“Ma sei un’idiota?”
“C-cosa!”
Sentendo l’obbiezione di Hajime, Zel si spalancò gli occhi e anche Shia e gli Haulia guardarono istintivamente verso Hajime. Comprendendo i pensieri di Hajime, sul volto di Yue si dipinse una faccia chiarifica.
“Come vi ho già detto, io non sono legato alle vostre circostanze. Cercare di portameli via, equivale a mettermi i bastoni tra le ruote.”
Guardando gli Anziani negli occhi, Hajime appoggiò la sua mano sulla testa di Shia che ancora stava piangendo. Rimanendone sorpresa, Shia alzò lo sguardo verso Hajime.
“Se siete sicuri di volerli prendere… spero che siate pronti alle conseguenze di quest’azione.”
“Hajime-san…”
Detta in poche parole, Hajime non avrebbe perdonato chiunque lo avesse ostacolato. Tuttavia, se era per il bene della tribù Haulia, avrebbe dovuto scatenare una guerra contro Faea Belgaen, la fortezza dei semi-umani, e non ci avrebbe pensato due volte a farlo. Quella risolutezza, penetrò nel cuore disperato di Shia.
“Sei serio al riguardo?”
Alferick stava guardando Hajime con occhi taglienti al fine di capire se stava bleffando.
“Certamente.”
Tuttavia, ad Hajime non fece né caldo né freddo. La sua irremovibile risolutezza era cristallina. Non ha alcun rispetto per questo mondo e chi intende ostacolarlo non sarebbe stato né perdonato, né sceso a compromessi. Era questa la decisione che aveva maturato nell’Abisso.
“Neanche se dicessi che ti procureremo delle guide di Faea Belgaen?”
L’esecuzione degli Haulia era una decisione che era già stata presa all’interno del Consiglio degli Anziani. Ancor di più, se avessero ceduto alle minacce, ne sarebbe andato di mezzo il prestigio del paese. Inoltre, la carta in cui gli avrebbe procurato delle guide non aveva alcun valore visto che queste avrebbero potuto attaccare all’improvviso Hajime e il suo gruppo. Nonostante ciò, Alferick fece quella proposta. Ma Hajime fece chiaramente intendere che non si poteva ritrattare.
“Non fatemi ripetere. Le mie guide sono gli Haulia.”
“Puoi dirmi per quale motivo ti affidi a loro? Se la tua intenzione è quella di andare al ‘Grande Albero’ allora chiunque di noi può farlo.”
Sentendo le parole di Alferick, Hajime capì che sarebbe stata una cosa problematica, mentre Shia diede una sbirciatina. Da qualche tempo, Shia stava fissando Hajime e i loro occhi s’incontrarono per un momento. Shia sentì palpitare il suo cuore. Anche se i loro occhi si erano incrociati per un secondo, il suo cuore batteva sempre più forte.
“Ho un patto con loro. Io li avrei protetti mentre loro mi avrebbero guidato.”
“…Patto?! Se il caso è questo, allora non pensi che sia già stato portato a termine? Non li hai protetti dalle Bestie Magiche del Canyon e dai soldati dell’impero? Quindi, loro dovevano solo guidarti. Non ci dovrebbero essere problemi se è qualcun altro a portare a termine tale compito.”
“C’è un enorme problema. Ho promesso di garantire la loro sicurezza finché mi avessero guidato. Solo perché trovo qualcosa migliore di loro, non vuol dire che devo venire meno alle mie promesse…”
Hajime s’interruppe e guardò Yue. Lo stesso fece la vampira e sorrise lievemente. Dato che fu Hajime a parlare, Alferick non poté far altro che fare spallucce mentre sorrideva sarcasticamente.
“Sarebbe scorretto, non è vero?”
Trappole, imboscate, inganni, codardia, spregevoli menzogne, bluff. Quando si trattava di uccidere il proprio nemico, Hajime non crede che siano una cosa malvagia. Era necessario per garantire la sua sopravvivenza.
Tuttavia se non le usa per uccidere il proprio avversario, vuol dire intaccare il suo onore. Se lo facesse, non sarebbe molto diverso dalla feccia. Inoltre per la ragazza che ha incontrato nell’Abisso, in quanto uomo, non vuole superare quella linea più del necessario.
Probabilmente, comprendendo cosa passava per la testa ad Hajime, Alferick non poté far altro che sospirare, mentre gli altri Anziani si guardavano a vicenda per capire come comportarsi. Per un po’, il silenzio calò nella stanza e dopo un po’, con un’espressione stanca, Alferick fece una proposta.
“Allora, possiamo considerarli tuoi schiavi. Secondo la legge di Faea Belgaen, coloro che escono dal [Mare di Alberi] e non tornano, o coloro che vengono catturati e resi schiavi, li reputiamo morti. Anche se all’interno della nebbia del [Mare di Alberi] abbiamo buone probabilità di vincere, ci sono delle persone all’esterno della foresta in grado di utilizzare la magia e di conseguenza, le nostre chance di vittoria diminuiscono esponenzialmente. Quindi, i dispersi vengono considerati morti visto che non possiamo permetterci troppe perdite… detto questo, non possiamo giustiziare chi è già morto.”
“Alferick! Questo è…!”
Era un semplice sofismo. Era naturale che gli Anziani si sorprendessero. Involontariamente, Zel si fece avanti per protestare.
“Zel, credi che tu possa comprenderne il motivo. Sai cos’è in grado di fare questo ragazzo. Giustiziare la tribù Haulia equivarrebbe a farcelo nemico e se ciò accadesse, non oso immaginare quanto ci costerebbe questo errore… in quanto Anziani, dobbiamo evitare pericoli del genere.”
“E cosa ne sarà della nostra immagine?! Se si spargesse la voce che questo concilio si è dovuto farsi da parte e permesso a un piccolo mostro di continuare a vivere… il prestigio del Consiglio degli Anziani ne uscirebbe irrimediabilmente danneggiato!”
“Tuttavia…”
Anche altri Anziani si inserirono nella discussione tra Alferick e Zel, rendendo la stanza molto vivace. Come ci si poteva aspettare, non potevano sorvolare su questa cosa e se aggiungevano un’incognita così pericolosa… la scelta se attuare la punizione o meno si è fatta una questione delicata. Se ciò dovesse giungere alle orecchie degli abitanti di Faea Belgaen, l’autorità del consiglio verrebbe minata con conseguenti speculazioni sulle motivazioni che li avrebbero portati a quella conclusione.
Tuttavia, durante quella ‘discussione’, Hajime fece un’osservazione indelicata, ignorando l’atmosfera che si era creata.
“Aah… anche se non è il momento migliore per dirlo, non è un po’ tardi per farvi notare che non state chiudendo un occhio solo sul conto di Shia?”
Sentendo le parole di Hajime, la discussione degli Anziani si fermò e rivolsero la loro attenzione su di lui con uno sguardo interrogativo.
Lentamente, Hajime tirò la manica del braccio destro e diede una dimostrazione della sua [Manipolazione Magica]. Linee rosse apparvero sul suo braccio e dei fulmini cominciarono a radunarsi, visto che stava utilizzando [Manto del Fulmine].
Gli occhi degli Anziani si spalancarono. La magia era stato lanciato senza aver disegnato alcun cerchio magico o pronunciato alcuna formula. Credevano che Hajime fosse stato in grado di sconfiggere Jin per via del suo braccio artificiale che era palese che fosse un artefatto.
“Anche io sono come Shia. Sono in grado di manipolare la magia direttamente. Stesso vale per Yue. Lei è quella che voi definireste un mostro. Tuttavia, la vostra tradizione non dice ‘qualunque persona essa sia, è vietato mostrare ostilità?’ In base alle vostre leggi, dovrete chiudere un occhio anche su questi mostri, oltre che per Shia.”
Nonostante lo shock iniziale degli Anziani, cominciarono a sussurrare tra di loro. Alferick, dopo che questi sembravano essere riusciti a raggiungere una conclusione, dopo un sospiro profondo, pronunciò la sentenza.
“Aah… bambina maledetta della tribù Haulia, Shia Haulia, ti consideriamo una simile di Nagumo Hajime in quanto anche lui un bambino maledetto. Comunque nonostante riteniamo quest’ultimo qualificato, non gli saremo ostili ma gli sarà proibito l’ingresso all’interno di Faea Belgaen e dei villaggi circostanti. Inoltre, ci assumiamo ogni responsabilità nel caso accada qualcosa al gruppo di Nagumo Hajime… e questo è tutto. C’è qualcos’altro?”
“Finché ho la possibilità di raggiungere il ‘Grande Albero’ è più che sufficiente. Le guide le ho, quindi non ci sono problemi.”
“…Capisco. Allora sbrigatevi ad andarvene. Anche se ci dispiace non accogliere come si deve qualcuno ritenuto qualificato secondo la tradizione…”
“Non importa. Non serve dirmi tutto, anche perché ci saranno di mezzo un sacco di cose che non m’interessano. Anche così, devo esservi grato per il fatto che siate così ragionevoli.”
Alle parole di Hajime, Alferick poté solo fare un sorriso sarcastico mentre gli altri Anziani non poterono far altro che fare un’espressione amara e stanca.
((((((Smettiamola con l’amarezza ed il rancore, e levatevi velocemente dalle palle!))))))
Era questo quello che stavano pensando. Notandolo, Hajime fece spallucce e invitò Yue, Shia e gli Haulia ad alzarsi.
Anche se Yue è rimasta inespressiva da quando è cominciato l’incontro fino alla fine, senza dire niente, si è alzata immediatamente per corrispondere al desiderio di Hajime.
Tuttavia, Shia e la tribù Haulia erano rimasti scioccati da quello che era stato detto e sembravano paralizzati. Per loro sembrava un sogno. Nonostante fossero pronti a morire, non si sarebbero mai aspettati che tutto sarebbe finito con un semplice esilio. Tutti si chiedevano se fosse giusto lasciarli andare così.
“Oi, per quanto ancora avete intenzione di sognare ad occhi aperti? Dobbiamo andarcene, e in fretta.”
Sentendo le parole di Hajime, tutti si alzarono e si sbrigarono a seguire Hajime che si stava dirigendo verso l’esterno. Alferick e gli altri Anziani li accompagnarono fino al cancello.
Sconvolta, Shia chiese ad Hajime.
“U-um… ti sta bene se restiamo vivi?”
“? Ma hai prestato attenzione alla discussione di un momento fa?”
“B-bè… anche se l’ho ascoltata… in qualche modo, sembra un miracolo che siamo riusciti ad uscirne nonostante la situazione difficile in cui ci eravamo cacciati… mi sembrava una cosa impossibile…”
La sua espressione perplessa era anche sul volto di tutti gli altri membri della tribù, questo perché le decisioni del Consiglio degli Anziani sono assolute per i semi-umani. Allora fu Yue a spiegarle, perplessa dal fatto che Shia non avesse compreso come sia potuto succedere.
“…Non c’è alcun male nel gioirne.”
“Yue-san?”
“…Hajime ti ha salvato. È questa la verità. Non c’è alcun male nell’accettarlo e gioirne.”
“…”
Sentendo le parole di Yue, Shia guardò Hajime che stava camminando silenziosamente al suo fianco. Hajime fece spallucce e continuò a guardare avanti.
“Dopotutto, ho fatto una promessa.”
“Uh…”
Le spalle di Shia tremarono. In cambio del ruolo di guide di Hajime, questo li avrebbe protetti durante il tragitto. Era la promessa che Shia era riuscita a far fare ad Hajime con non poche difficoltà. All’inizio, utilizzando [Chiaroveggenza] ha visto un futuro in cui Hajime avrebbe protetto la sua famiglia. Tuttavia, non era un futuro assoluto e in base alle scelte di Shia, questo può essere cambiato. È per questo che Shia tentò disperatamente di ottenere la collaborazione di Hajime. L’altro gruppo a cui poteva chiedere, era composto da umani che discriminavano i semi-umani e Shia non aveva alcun bene da poter offrire. O meglio, tutto quello che poteva offrire erano ‘se stessa’ e la sua ‘abilità speciale’. Anche così, Hajime rifiutrò facilmente e pianse non sapendo cosa fare.
Anche così, in qualche modo era riuscita a ottenere la parola di Hajime e mentre camminavano lungo la strada, Shia capì che questo l’avrebbe mantenuta. O almeno così era quello che sentiva. Anche se è una semi-umana, Hajime non la guardò neanche una volta con occhi razzisti. Tuttavia, anche se non era certa, sentiva ‘qualcosa’. È per questo che l’ansia se n’era andata. Lui ha detto “coloro a cui ho promesso di proteggerli” e anche “anche se i miei avversari fossero degli umani.” Infatti, quando combatté contro quei soldati dell’impero senza mostrare alcuna esitazione, in qualche modo si è sentita sollevata.
Tuttavia questa è una situazione ben diversa da quella con i soldati dell’impero. Non è proprio la stessa cosa di dichiarare guerra in faccia all’imperatore, però… eppure, la promessa è stata mantenuta senza battere ciglio. Sebbene fosse negli interessi di Hajime, come Yue ha detto, Shia e la sua preziosa famiglia è stata sicuramente protetta.
Proprio come un momento fa, il suo cuore riprese a palpitare violentemente. Il suo viso era caldo, e un misterioso impulso di dover continuare a saltare su e giù, quasi avesse qualcosa da deglutire, cominciò a farsi sentire. È la felicità che deriva dal fatto che la sua famiglia si sia assicurata la salvezza, oppure…
Shia cercò di seguire il consiglio di Yue, mettendo momentaneamente da parte quel suo sentimento, cercò di mettere tutta se stessa nel gioire al fatto. E così, abbracciò Hajime con tutta la forza che aveva in corpo!
“Hajime-sa∼n! Grazie mill∼e!”
“Uwaa?! Che ti prende all’improvviso?”
“Mu…”
“Non ho alcuna intenzione di separarmi, neanche se dovessi piangere dal dolore!”
Era questo quello che Shia disse mentre affondava il suo volto nella spalla di Hajime e ci si strofinò. La sua espressione cominciò a rilassarsi e le sue guance si tinsero di rosa.
Vedendo ciò, Yue cominciò a lamentarsi mentre il suo umore si rabbuiava. Mentre pensava di dover fare qualcosa, semplicemente prese la mano di Hajime. Alla fine, non fece niente di speciale.
Vedendo Shia esplodere dalla gioia grazie ad Hajime, la tribù Haulia finalmente capì che era riuscita a fuggire dal freddo abbraccio della morte e cominciarono a condividere lo stesso sentimento gioioso.
Gli Anziani li guardarono con un’espressione complessa e potevano percepire lo sguardo di molti, pieno di odio e fastidio.
Capendo che cosa stava succedendo, Hajime fece un sorriso sarcastico perché per un po’ di tempo, era stato trascinato in una cosa veramente problematica.