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Poteva sentire il fruscio dello scorrere dell’acqua. Una brezza leggera gli accarezzava il volto e il suo corpo tremava per il freddo che penetrava nelle sue ossa. Il suo volto premeva contro qualcosa di solido, quando un altro brivido freddo scosse il suo corpo. Con un gemito, Hajime si svegliò.
Non gli faceva male soltanto la testa, ma anche tutto il corpo. Aggrottando le sopracciglia, si alzò appoggiandosi con le braccia.
“Ow∼ questo è… credevo per certo che io…”
Tenendosi la testa dolorante con una mano cercò di capire dov’era finito, guardandosi intorno e cercando di ricordare cosa fosse successo. Non si vedeva molto bene ma grazie alle luci delle pietre verdi, non poteva dire di essere immerso nell’oscurità. Di fronte ad Hajime, c’era un fiume sotterraneo largo molto probabilmente 5m. La parte inferiore del suo corpo era immersa nell’acqua del fiume, e non veniva trascinato via dalla corrente solo grazie a delle rocce sporgenti che si trovavano sulla riva del corso.
“È vero… il ponte… è collassato…”
La sua mente intontita, cominciò a ricordare dei frammenti di ciò che era successo. Non è un’esagerazione definire la sua sopravvivenza, un’enorme colpo di fortuna. Durante la caduta, aveva notato dei buchi lungo il muro da cui usciva dell’acqua. Sembravano dei geyser. Non sapeva quante volte fosse stato colpito da quei getti d’acqua per poi ritrovarsi scaraventato contro le pareti. Alla fine però, venne gettato in un tunnel che sembrava uno scivolo d’acqua, questo lo condusse nel luogo in cui si trovava. Tuttavia, quando venne spinto all’interno del tunnel, Hajime batté la testa e perse i sensi. Un miracolo tra i miracoli.
“Comunque sia, sono ancora vivo… Atchoo!… C-Che freddo.”
Era rimasto a mollo fino ad ora e il suo corpo si stava congelando. Di questo passo, rischiava di andare in ipotermia. Per questo motivo, uscì dall’acqua e si tolse i vestiti bagnati mentre ancora tremava dal freddo. Strizzò i vestiti, ma non l’intimo. Usando la [Trasmutazione] creò un cerchio magico sul terreno.
“Uuu… fa così freddo che è difficile concentrarsi.”
Voleva usare l’incantesimo [Spark], un incantesimo semplice che perfino i bambini avrebbero potuto utilizzare, necessitava di un cerchio di 10 cm. Però, il problema è che non aveva con sé Pietre Magiche e la sua affinità con la magia è quasi pari allo 0. Di conseguenza, per usarlo, avrebbe dovuto disegnare un cerchio magico di almeno un metro di diametro e inscriverci varie formule complesse. Gli ci vollero 10 minuti per completare il cerchio, poi rilasciato del mana sul cerchio magico, recitò la formula.
“Cerco il fuoco, potere della luce, manifestati, [Spark]”
…Uuu∼ perché per accendere un focolare bisogna utilizzare una formula così lunga? Haa∼ si domandò imbarazzato
Sembrava che sospirare fosse diventato un’abitudine per lui, ma ora non aveva importanza. Dispose i suoi vestiti vicino al fuocherello grande quanto un pugno, in modo che si potessero asciugare.
“Chissà dove mi trovo… sono caduto un bel po’ in profondità… sarò in grado di tornare indietro?”
Scaldandosi vicino al fuoco, Hajime cominciò a calmarsi. Però, il suo cuore pian piano, si riempiva di ansia. Le lacrime cominciarono ad accumularsi e ormai era prossimo al pianto. Comprendendo che non si sarebbe potuto riprendere se avesse cominciato a piangere, si asciugò le lacrime e si schiaffeggiò le guance.
“Non posso far altro che tornare in superficie. Non devo preoccuparmi, in una maniera o nell’altra andrà tutto bene.”
Dopo essersi incoraggiato, Hajime rinnovò la sua determinazione e rimase a fissare le fiamme.
*****
Dopo una ventina di minuti, i suoi vestiti si erano completamente asciugati, quindi li indossò. Anche se non sapeva in quale piano era finito, di certo si trova ancora dentro al Dungeon. Sarebbe strano non incontrare delle Bestie Magiche durante il viaggio. Per questo motivo, Hajime si diresse verso il passaggio lì vicino, con la massima cautela.
Più che un passaggio basso e squadrato, sembrava una cava simile a quella del 20° piano, in quanto c’erano rocce che sporgevano in diversi punti delle pareti e soffiava il vento, però era molto più grande, in quanto aveva un diametro di almeno 20m. Anche se non era una strada facile da percorrere, era piena di nascondigli. Nascondigli che sfruttò dal primo all’ultimo mentre avanzava.
Dopo un po’, Hajime cominciò a sentirsi stanco. Quando stava pensando di prendersi una pausa, giunse ad un bivio. Era enorme. Nascondendosi dietro un masso, Hajime si chiese quale strada avrebbe dovuto prendere.
Mentre ci rifletteva, con la coda dell’occhio vide qualcosa muoversi, e spaventato nascose tutto il corpo dietro il masso in modo da non farsi vedere. Alzò leggermente la testa per controllare cosa potesse essere. Davanti a lui comparve una palla di pelo bianca che avanzava saltellando. Aveva delle orecchie davvero lunghe e sembrava un coniglio, però era grande quanto un cane di taglia media e le sue gambe erano ben sviluppate. Cosa più importante, quel coniglio era ricoperto da linee scarlatte che sembravano quasi essere delle vene. Quelle linee pulsavano, dando all’animale un aspetto spaventoso.
Non c’è dubbio che fosse pericolosa, quindi decise di aggirarlo e scelse l’altra strada. A giudicare dalla posizione attuale della bestia, era molto probabile che sarebbe riuscito ad aggirarla senza essere visto, prendendo il passaggio di destra. Trattenendo il respiro, Hajime attese l’opportunità adatta per muoversi. Il coniglio gli rivolse la schiena e cominciò ad annusare qualcosa per terra. Eccola! Hajime colse l’occasione per cercare di svignarsela.
In quella manciata di secondi, il coniglio sembrò reagire ad un qualche rumore. Raddrizzando la schiena, si mise in posizione eretta. Le sue orecchie dritte e vigili.
Merda! C-che sia stato scoperto? A-andrà tutto bene, vero?
Velocemente, si rannicchiò dietro la pietra e cercò di calmare il suo cuore. Al solo pensiero che quelle orecchie potessero sentire il suo battito cardiaco, cominciò a sudare freddo.
Però, il coniglio alzò la guardia per ben altri motivi.
“Awrooooo!!”
Insieme a quel ruggito, comparve dall’ombra di un masso, una Bestia Magica simile ad un lupo con la pelliccia bianca, puntava il coniglio. Era grande quanto un cane di grossa taglia, aveva due code e anche lui delle strisce scarlatte, che pulsavano su tutto il corpo. Subito dopo, ne comparve un altro.
Hajime si sporse nuovamente per osservare la scena. Non importa come la si guardi, è la classica situazione nella quale i lupi danno la caccia al coniglio-chan (anche se non è così carino da guadagnarsi il suffisso –chan). Coperto dalla confusione che si era generata, Hajime si alzò in piedi, però…
“Kyu!”
Nello stesso momento in cui quel suono venne emesso, il coniglio saltò in aria, si voltò e grazie alle sue zampe posteriori eseguì un calcio rotante che colpì uno dei lupi a due code.
Bam!
Il rumore di quel calcio non era assolutamente normale. Coniglio-chan aveva tirato una zampata che ruppe il cranio del lupo, di conseguenza…
Crack!
Dopo quel suono, la testa del lupo era in una posizione innaturale.
A quella vista, Hajime si sentì male. In quel momento, il coniglio usò la forza centrifuga del calcio rotante per aumentare la sua velocità di rotazione finché non si capovolse. Il coniglio calciò l’aria e cadde sul terreno come se fosse un meteorite per poi eseguire un potente calcio verticale scendente.
Bang!
La testa del secondo lupo venne polverizzata ancor prima di poter guaire un’ultima volta. Altri due lupi a due code apparvero nello stesso momento in cui il coniglio atterrò. La sconfitta del coniglio era ormai sicura, ma questi uso la mano per roteare per terra quasi stesse facendo un passo di breackdance. Con dei calci, entrambi i lupi vennero scaraventati contro il muro. Accompagnati dal suono di un pomodoro che viene spappolato, il sangue dei lupi cominciò a gocciolare dal muro insieme ai corpi immobili.
Un ultimo lupo arruffò le sue code nello stesso mento in cui ringhiò. Come risultato, le code s’impregnarono di corrente elettrica. Quasi sicuramente era la Magia Unica di quei lupi.
“Awrooooo!!”
Insieme all’ululato, la scossa elettrica si sparse in tutto la grotta. Tuttavia, i fulmini furono evitati dal coniglio con graziose manovre evasive. Quando l’elettricità finalmente si dissipò, il coniglio coprì lo spazio che li divideva in un batter d’occhio e calciò il lupo colpendolo alla mascella. Il calcio fece ruzzolare il lupo fino a quando non si fermò e rimase a terra esanime. Il collo era stato spezzato.
Il coniglio era tipo:
“Kyu!”
Alzò le orecchie e anche le zampe anteriori. Un grido di vittoria?
“…Mi prendi in giro?…”
Nonostante fosse ancora spaventato, Hajime fece un sorriso secco. Non andava per niente bene. In confronto ai Soldati Scheletro che avevano messo alle strette i suoi compagni di classe, questo coniglio era su tutt’altro livello. Potrebbe essere anche più forte del Behemoth.
Hajime comprese che se fosse stato scoperto, avrebbe firmato la sua condanna a morte. Questa paura gli fece fare inconsciamente un passo indietro. L’unica mossa che non avrebbe dovuto fare.
Tap!
Quel rumore riecheggiò per l’intera cava. Con quel passo indietro, Hajime aveva involontariamente urtato una pietra. Mentre si ammoniva per l’errore, la sua fronte cominciò a sudare freddo. Il Coniglio Calciatore girò la sua testa lentamente, quasi fosse un robot che non era stato oliato, per capire cosa avesse causato quel rumore. L’immagine di Hajime entrò nel suo raggio visivo.
Il coniglio strizzò i suoi occhi rosso rubino non appena lo vide, mentre Hajime fu assalito dalla paura, e pietrificato non poté muoversi. L’instino gli diceva di scappare via, senza voltarsi o risparmiare sul fiato. Però, era paralizzato, come se gli avessero tagliato tutti i nervi.
Dopo un po’ di tempo, anche il corpo del coniglio si girò e cominciò ad accumulare potenza nelle gambe.
Arriva!
Hajime sapeva che cosa sarebbe successo. Il Coniglio Calciatore rilasciò tutta la potenza accumulata nelle gambe, lasciando un’immagine residua di se stesso per via dell’enorme velocità.
Senza neanche accorgersene, era saltato di lato con tutta la sua forza.
Immediatamente dopo, il punto dove si trovava Hajime solo un momento fa, venne colpito dal Coniglio Calciante. Il terreno esplose e lasciò un cratere, quasi in quel punto avesse eruttato un vulcano. Quello non era un salto ma una cannonata. Hajime ruzzolò per terra fino a fermarsi seduto. Col volto pallido, indietreggiò mentre ancora guardava il cratere che si era formato.
Il Coniglio Calciante si alzò rapidamente, rinnovò il suo assalto contro Hajime con lo stesso attacco. Più veloce che poteva, Hajime alzò un muro di roccia con la trasmutazione, ma fu distrutto dal calcio dell’avversario come se nulla fosse. Il muro gli esplose davanti e d’istinto sollevò il suo braccio sinistro. L’attacco che gli avrebbe letteralmente spaccato la faccia non andò a segno, ma la collisione fece nuovamente tremare il terreno. Quando finì di rotolare, un dolore acuto pervase il suo braccio sinistro.
“Augh!!”
Il suo braccio aveva le ossa rotte ed era in una posizione innaturale. Agonizzante, si rannicchiò per il dolore e disperato cercò il coniglio. Dopo l’attacco di prima, il coniglio cominciò a muoversi con calma e camminò in direzione di Hajime. Gli occhi con cui lo guardava, erano beffardi come se lo stesse guardando con superiorità. Stava giocando con lui.
Tutto ciò che Hajime poteva fare, era guardarlo con un’espressione disgustata e arretrare. Dopo un bel po’ di tempo, il coniglio si fermò di fronte a lui. Lo guardò dall’alto in basso, come se fosse un verme che strisciava sul terreno. In seguito, alzò la gamba fin sopra la testa.
Io… morirò qui…?
Hajime fu assalito dalla disperazione, il suo volto pallido guardava la gamba del coniglio. Infine, il calcio letale partì. Hajime chiuse gli occhi in attesa dell’abbraccio della morte.
……
Però, non importa quanto tempo fosse passato, il colpo non arrivava. Hajime, aprì timidamente gli occhi e vide che il piede del coniglio era proprio di fronte a lui, a pochi centimetri dal suo naso.
Non dirmi, che vuole ancora prendersi gioco di me?
Proprio nel momento in cui aveva abbandonato ogni speranza, notò che c’era qualcosa di strano. Se guardava attentamente, poteva vedere il coniglio tremare dalla paura.
C-cosa?! Perché sta tremando… sembra essere spaventato da qualcosa…
No, non sembrava, era letteralmente pietrificato dalla paura. Il motivo? La comparsa di una nuova Bestia Magica che apparve mentre Hajime cercava di imboccare il passaggio di destra.
Una Bestia Magica enorme. Alta almeno 2m e robusta, ricoperta da una folta pelliccia bianca. Anche lei, come gli altri, aveva lunghe linee scarlatte che pulsavano sul corpo. Se dovesse dire che animale fosse, la scelta ricadrebbe sull’orso, però, alla fine delle sue lunghe e potenti gambe, era dotato di tre artigli affilati lunghi almeno 30 cm.
Quell’Orso Artigliato si era avvicinato ancor prima che potesse notarne la presenza, guardando il coniglio e Hajime con occhi pieni di ostilità. Calò il silenzio.
Hajime s’irrigidì ancor più di prima e anche il coniglio divenne di pietra. No, sembrava che non potesse muovere un dito, congelato dalla paura… congelato dallo sguardo dell’Orso Artigliato.
“Grrr…”
Infastidito dalla situazione, l’Orso Artigliato ringhiò
“–?!”
Come se si fosse svegliato da un incubo, il Coniglio Calciante tremò leggermente per poi scappare via a tutta velocità. Le zampe che fino a un momento fa erano state usate per polverizzare gli avversari, stavano venendo utilizzate per fuggire. Ma fu uno sforzo inutile.
Con una rapidità che era incredibile per qualcuno della sua stazza, l’Orso Artigliato si avvicinò al coniglio pronto a colpire. Come ci si poteva aspettare dall’agilità del coniglio, riuscì a schivare il colpo con una torsione del corpo. Anche Hajime poteva confermare la cosa, difatti il coniglio era illeso.
Tuttavia… non appena il coniglio atterrò, venne tagliato in due. Il sangue zampillò dal corpo come fosse una fontana, mentre le due metà caddero in direzioni opposte.
Hajime era scioccato. Quel potente Coniglio Calciante ucciso così facilmente. Finalmente, riuscì a capire perché quel coniglio stava scappando con la coda tra le gambe. Quell’orso era davvero troppo potente, e anche se il Coniglio Calciante possedeva abilità degne di una cintura nera, non poteva niente contro quel mostro.
L’orso si avvicinò ai resti del coniglio, infilzò la sua carne con gli artigli e poi lo mangiò con orgoglio.
Hajime non batté ciglio. Era consumato dalla paura e soprattutto, mentre era ancora intento a masticare la carne del coniglio, l’orso lo guardò con occhi taglienti. Hajime si sentì trafitto da quello sguardo.
L’Orso Artigliato divorò il coniglio in soli tre bocconi. Ringhiando si girò verso di lui, con uno sguardo che diceva “Tu sei il prossimo.”
Con gli occhi fissi su quelli del predatore, Hajime cedette al panico.
“Uwaaaaaa–!!”
Urlando inutilmente, Hajime si dimenticò del dolore al braccio sinistro e alzandosi corse nella direzione opposta a quella dell’orso. Però, se il Coniglio Calciante non era riuscito a scappare, come ci sarebbe riuscito Hajime? Un potente attacco, accompagnato dall’ululato del vento, colpì Hajime alla sua sinistra, scaraventandolo contro il muro.
“Guah!”
Il colpo gli fece uscire tutta l’aria dai polmoni. Comunque, tossì per il colpo e pian piano scivolò lungo la parete. Stordito e con la vista offuscata, guardò in direzione dell’orso e lo vide masticare qualcosa.
Però cosa stava masticando? Il Coniglio Calciante dovrebbe essere già stato consumato, però, per qualche ragione il braccio che stava masticando gli era in qualche modo familiare. Cercò il suo braccio sinistro…
“E-Eh?!”
Hajime inclinò la testa con un’espressione angosciata. Dov’è finito il mio braccio? Perché sto sanguinando così tanto? Anche se la mente ed il cuore si rifiutavano di accettare la situazione, fu impossibile per lui fuggire dalla realtà. Il dolore, svegliò Hajime dal suo stato semi-cosciente.
“A∼A∼Ahhhhhhhhhhhhh∼!!”
L’urlo di Hajime risuonò in tutto il Dungeon. In quel preciso momento, capì che tutto il braccio sinistro era stato tagliato via. Tutto ciò, a causa della Magia Unica dell’Orso Artigliato. Gli artigli dell’orso avevano generato delle lame di vento che avevano affettato l’obbiettivo di fronte a se. I casi erano due: o anche l’orso stava giocando con lui o poteva ritenersi fortunato ad essere stato solo il braccio ad essere tagliato… molto probabilmente, era la seconda opzione. Dopotutto, il coniglio era stato tagliato in due da quella magia.
Dopo aver finito di masticare il braccio di Hajime, l’Orso Artigliato si avvicinò con calma a lui. Rispetto al coniglio, l’orso non lo stava guardando dall’alto in basso. Per lui, Hajime, non era altro che una preda da divorare.
L’orso Artigliato, con lo sguardo fisso su di lui, portò la zampa anteriore verso Hajime. Sembrava avesse intenzione di ingoiarlo e non di farlo a pezzettini.
“A-Ah… Khhh, Tr-[Trasmutazione]”
Con il volto sporco di lacrime, muco e saliva a causa del dolore che provava, Hajime toccò il muro dietro di lui con la mano destra e cominciò a trasmutarlo. Era stato un atto istintivo. Lui, che era stato soprannominato “incompetente”, lui che non ha alcuna affinità con la magia, lui che non ha statistiche sgravate, aveva usato l’unica abilità in suo possesso. Una magia che solitamente viene usata per creare armi e armature. Tutti i synergist sono ritenuti inutili in battaglia eppure lui, con una classe del genere, era riuscito ad impressionare i cavalieri. Con l’intento di aiutare i suoi compagni di classe, Hajime aveva pensato a come avrebbe potuto usare la sua abilità e senza rendersene conto, stava facendo affidamento su quel potere al fine di salvarsi la vita.
Dietro di lui, comparve un buco alto 50cm, largo 120cm e profondo 2 metri. Prima che gli artigli affilati dell’orso potessero raggiungerlo Hajime si rifugiò in quel buco.
L’Orso Artigliato, impazzì dalla rabbia vedendo la su preda sfuggirgli da sotto il naso.
“Guruaaa!!”
Ruggì rilanciando allo stesso tempo la sua Magia Unica contro la cava che Hajime si era costruito. Insieme all’orribile suono distruttivo, il muro fu affettato dagli affilati artigli dell’orso.
“Wuahhhhh∼∼! Trasmutazione! Trasmutazione! Trasmutaziooone!”
Nello stesso momento, si poteva sentire il ruggito dell’orso e il rumore sempre più vicino di qualcuno che raschiava la parete. Hajime continuò a trasmutare la parete al fine di rendere il rifugio sempre più profondo, nella speranza di riuscire a fuggire da quella creatura. Senza mai guardarsi indietro, continuò ad avanzare strisciando e usando la trasmutazione incessantemente. Il suo istinto di sopravvivenza gli diceva di continuare ad utilizzare il suo potere, facendogli scomparire il dolore del braccio perso.
Non sapeva quanto fosse andato in profondità, ma di certo non sentiva più quei rumori spaventosi. In realtà non aveva fatto molta strada. Ogni trasmutazione aveva una gittata di due metri (che era anche raddoppiata rispetto ai primi giorni). Ma la cosa più importante, è che l’emorragia al braccio sinistro era grave e aveva perso già troppo sangue. Infatti, stava già cominciando a perdere i sensi, ma anche così continuava ad andare avanti.
Tuttavia…
“Trasmutazione…… Trasmutazione…… Trasmutazione…… Trasmutazione……”
Dopo aver utilizzato la trasmutazione numerose volte, il muro di fronte a lui non diede alcun segno di cambiamento. Aveva esaurito il mana. La mano, premuta contro il muro, cominciò a scivolare dalla stanchezza.
La sua mente cominciò ad offuscarsi. Ormai sul punto di perdere i sensi, Hajime, trattenne il fiato e utilizzò la sua ultima goccia d’energia per girarsi. Si girò verso il soffitto, ma non vide altro che una coltre di oscurità. Non c’erano pietre verdi a illuminare il posto.
Ancora una volta, la sua vita cominciò a passargli davanti agli occhi. Dalla scuola materna alla scuola elementare, alla scuola media, e poi i suoi tempi del liceo. Si ricordò tutto. E l’ultimo ricordo a passargli davanti…… fu il tempo trascorso con Kaori in quella stanza illuminata dalla luce della luna, e soprattutto il sorriso sul suo volto quando si scambiarono quella promessa…
La coscienza di Hajime, venne lentamente inghiottita dall’oscurità. Poco prima che perdesse completamente i sensi, sentì delle gocce d’acqua cadergli sulla guancia, come se qualcuno stesse piangendo per lui.