05 – Trappola

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Hajime e i suoi compagni si erano appena riuniti di fronte all’entrata dell’[Orcus Great Dungeon].

Hajime aveva immaginato un ingresso minaccioso, invece gli sembrava di essere in un museo. A lato dell’ingresso c’era anche la Reception. Un’onee-san sorridente e in uniforme era intenta a ispezionare le persone dirette al Dungeon. Ispezionare… si limitava a guardare gli Status Plate e registrare quante persone erano entrate e uscite dal Dungeon, così da sapere quanti fossero i morti. Una cosa prevedibile, visto che la guerra era alle porte e non potevano permettersi perdite inutili.

Nella piazza di fronte all’entrata c’erano molte bancarelle, con i mercanti intenti a pubblicizzare e vendere i loro prodotti. Sembrava di essere a un festival. Questo posto era una zona più che adatta se si volevano fare soldi facili, in quanto la gente si riuniva spesso e volentieri. Erano in molti i folli che avevano sfidato il Dungeon credendosi chissà chi, per poi rimetterci la pelle. Inoltre, sembrava che i vicoli del Dungeon fossero un terreno fertile per le attività criminali. Però, visto l’arrivo della guerra, si preferiva evitare conflitti interni e avendo un obiettivo in comune, il Regno e la Gilda degli Avventurieri lavorano fianco a fianco. L’edificio che si trovava di fianco all’ingresso era un luogo dove venivano scambiati i materiali, ed era lì che gli avventurieri vendevano i tesori trovati all’interno del Dungeon.

Gli studenti seguirono il Comandante Meld che andava verso l’ingresso del Dungeon, mentre si guardavano intorno come se fossero turisti.

*****

L’interno del Dungeon era molto diverso. Il passaggio era alto e largo almeno 5 metri e si riusciva a vedere anche senza dover utilizzare torce o luci magiche. Ciò era possibile grazie a delle pietre verdi incastonate nelle pareti del Dungeon, che emettevano luce sufficiente da illuminare la via. Si potrebbe quasi dire che le pareti dell’[Orcus Great Dungeon] fossero fatte principalmente da queste pietre.

Il gruppo, prima di procedere, si mise in formazione, ma per un po’ non successe niente d’interessante… almeno fino a quando non raggiunsero quello che sembra un atrio, con un soffitto a forma di cupola e alto forse 6-7m. Dai buchi nella parete uscirono delle palle grigie dall’aspetto soffice.

“Questi mostri sono Ratman! Anche se non sono forti, compensano tale mancanza con la velocità. Farete a turno per combattere al fronte. Kouki e gruppo 1, preparatevi!”

Proprio come aveva spiegato prima, i Ratman gli saltarono addosso con una velocità assurda. I Ratman erano mostri a due zampe con un corpo muscoloso e somatiche facciali che ricordavano i topi. I loro occhi erano di un brillante rosso scarlatto ed erano coperti di un pelo grigio che gli dava un’aura maligna. Anche se il petto e l’addome erano senza pelo, il nome Ratman era fin troppo adatto.

Ad affrontarli c’erano Kouki ed il suo party. Shizuku alla vista del nemico ebbe un’espressione di disgusto. Non che ci fosse da stupirsi: quei Ratman non erano belli da vedere. Mentre Kouki, Shizuku e Ryutaro caricavano gli avversari, Shirasaki e altre due ragazze rimasero indietro e cominciarono a pronunciare una formula magica. Le ragazze erano Nakamura Eri, la meganekko, e Taniguchi Suzu, la loli vivace.

Kouki brandì la sua spada bastarda così velocemente che era impossibile vederne il movimento ed eliminò alcuni nemici. La spada brandita da Kouki era un Artefatto Divino conosciuto come ‘Spada Sacra’. Di attributo Luce, emanava una luminosità capace di indebolire gli avversari e rendere più forte chiunque la brandisse. Nonostante il nome, quella spada ‘giocava sporco’.

Ryutaro era un ‘Fist Figher’, di conseguenza il suo equipaggiamento era composto da guantoni e parastinchi, anch’essi degli artefatti, ritenuti indistruttibili e in grado di generare onde d’urto. Ryutaro sembrò piantarsi nel terreno e non permise a nessun avversario di passare. Anche se non aveva uno scudo, aveva lo stesso ruolo di un tank degli RPG.

La classe di Shizuku era fin troppo adatta: ‘Spadaccina’; la sua arma era una spada a metà tra la scimitarra e la katana. Assunse la tipica posizione battojutsu ed estrasse la spada. Tutti i nemici vennero tagliati a metà, mentre i cavalieri rimasero impressionato da quel taglio pulito.

Mentre tutti quanti erano ammaliati dallo scontro, una formula magica risuonò all’interno della stanza.

Fiamme nere, bruciate i miei nemici riducendoli in cenere e restituendoli alla terra. [Spiralblaze]”

Furono in tre a lanciare l’incantesimo, e le tre spirali di fuoco inghiottirono i Ratman. Questi, mentre venivano ridotti in cenere, si lamentarono per il dolore.

Senza rendersene conto, tutti i Ratman erano stati uccisi, impedendo agli altri gruppi di fare pratica. A quanto pare, i nemici del primo livello erano troppo deboli per loro.

“Bel lavoro! Non siate così abbattuti, i prossimi sono vostri. Però non azzardatevi ad abbassare la guardia.”

Anche se stava sorridendo per via delle abilità mostrate dagli studenti, Meld li invitò a non mollare. Però, la tensione derivata dall’incontrare per la prima volta i mostri di un Dungeon non era cosa che si poteva eliminare tanto facilmente. Gli studenti fecero un sorriso, a cui Meld reagì facendo spallucce.

“Però, anche se è un’esercitazione di combattimento, ricordatevi che dovete raccogliere le Pietre Magiche. E queste non si possono recuperare dato che sono state incenerite!”

A quelle parole le tre ragazze che avevano lanciato l’incantesimo arrossirono.

Da lì in poi non ci furono problemi rilevanti e le battaglie continuarono sempre con lo stesso risultato. Tutto andava per il meglio. Alla fine, raggiunsero il 20° piano. Giusto per saperlo, l’[Orcus Great Dungeon] era stato esplorato fino al 65° piano: il traguardo era stato raggiunto da un gruppo di avventurieri 100 anni fa. Di solito, raggiungere il 20° piano significava diventare avventurieri di prima classe, mentre raggiungere il 40° significa essere un avventuriero d’élite. Loro raggiunsero il 20° piano più grazie alle loro statistiche eccessive che all’esperienza.

Però, la parte più spaventosa del Dungeon erano le trappole, spesso letali. Di solito si trovano ai livelli più bassi e per individuarli esisteva uno strumento chiamato Telescopio Fatato. Questo strumento era in grado di rilevare la magia proveniente dalle trappole, ma la pecca stava nel fatto che aveva un raggio d’azione molto piccolo e poteva scovare poco più dell’80% delle trappole, di conseguenza l’esperienza e le informazioni erano essenziali al fine di continuare il tragitto senza avere troppi problemi.

Comunque sia, raggiunsero velocemente la destinazione anche grazie all’entusiasmo che ci mettevano i cavalieri nel guidarli. Meld li aveva istruiti in modo che, se si fossero persi, non si sarebbero dovuti muovere senza prima controllare se ci fossero trappole.

“Bene signori. Ricordatevi che da questo punto in poi, le Bestie Magiche ci attaccheranno in branco. Non sono da paragonare a quelle di prima, quindi siate ancora più prudenti! Una volta ripulito il 20° piano, per oggi avremo finito. Diamoci da fare!”

Meld lo disse a voce bassa, quindi per far sì che tutti capissero, ci fu un passaparola. Fino ad ora, Hajime non aveva fatto niente di particolare. Aveva combattuto solo una volta, e con un mostro che sembrava un cane. Però, era già stato indebolito dagli altri cavalieri e a lui spettava il compito di dargli il colpo finale. Per precauzione aveva usato il suo potere per creare una buca e farci cadere la Bestia Magica.

Nessuno lo voleva nel suo party e quindi doveva affidarsi ai cavalieri. Che patetico. Comunque, continuando ad utilizzare in combattimento la sua abilità “Trasmutazione”, il suo mana aumentò di 2 punti. Alla fine, combattere non era del tutto inutile.

Però, sto facendo la parte del parassita…

Dopo essere stato indebolito, un altro mostro venne affrontato da Hajime. Sospirò pesantemente. Hajime si avvicinò all’avversario, usò la “Trasmutazione” per impedirgli di muoversi e lo finì a furia di fendenti.

A quanto pare, la mia precisione nel trasmutare le cose è aumentata. Pian piano sto migliorando.

Mentre si toglieva il sudore dalla fronte, Hajime consumò una pillola per recuperare il mana utilizzato. Anche se non lo aveva notato, molti cavalieri rimasero impressionati dal suo modo di combattere.

All’inizio non si aspettavano molto da lui, e data la sua insistenza nel voler partecipare ai combattimenti, gli fecero intuire che avrebbero dovuto indebolire i mostri prima di lasciarglieli affrontare.

Possedendo una classe non-combattente, pensavano che avrebbe ucciso le Bestie Magiche utilizzando solamente la spada. Ma la strategia di Hajime nell’usare la trasmutazione per bloccare i movimenti dell’avversario e poi assestargli il colpo finale li colse completamente alla sprovvista. Non avevano mai pensato a questo modo di combattere.

Essendo circondato da persone terribilmente forti e non avendo altro, Hajime cominciò a pensare ad un modo per poter utilizzare la sua abilità, domandandosi: “Se posso manipolare i minerali, perché non provarci anche con il terreno?” Aveva pensato a questa tattica quando si era reso conto della sua impotenza al campo d’addestramento nella capitale, e qui ebbe l’opportunità di metterla in pratica per la prima volta.

Durante una pausa, Hajime guardò davanti a sé e i suoi occhi incontrarono quelli di Kaori. Lei sorrise. A quanto pare, Kaori sta prendendo sul serio la sua richiesta di “proteggerlo”. Era un po’ imbarazzante e d’istinto interruppe il contatto visivo, facendole mettere il broncio. Notando cosa stava succedendo, con un sorriso sarcastico, Shizuku domandò a bassa voce:

“Cos’è questo scambio di sguardi? Non è il momento per le commedie romantiche.”

Arrossendo per via dello scherzo, Kaori negò violentemente la cosa.

“Ehi, Shizuku-chan. Non dire stupidaggini. Stavo solo controllando se Hajime stava bene. Tutto qui.”

Anche se sapeva che non era così, Shizuku si fermò lì con gli scherzi. Però i suoi occhi non poterono nascondere una risatina e vedendo l’espressione, Kaori le mise il broncio.

Mentre Hajime osservava con la coda dell’occhio le due amiche, avvertì uno sguardo carico di emozioni negative diretto a lui. Anche se era familiare con simili sguardi, questo era di tutt’altro livello. Era terribilmente serio.

Ma non era la prima volta. Anche stamattina all’ingresso del Dungeon l’aveva percepito e quando aveva tentato di capire chi forse, questo era scomparso. Ormai ne aveva le scatole piene di questa cosa.

Chissà cos’è… che abbia fatto qualcosa? A parte cercare di fare del mio meglio, nient’altro. Che sia questo il motivo? Non sto mica diventando arrogante! Che obiettivo avrà?

Hajime sospirò pesantemente. Non sapeva perché, ma anche lui stava cominciando ad avere un brutto presentimento.

Il gruppo riprese a ripulire il piano. Anche se non sembrava, ogni piano era lungo diversi chilometri e si estendeva in tutte le direzioni. Ci volevano dozzine di persone e mesi per mappare completamente un piano e fino ad ora la procedura era stata completata solo fino al 47° piano. Ciò diminuiva la possibilità di perdersi e di incappare in trappole indesiderate.

L’ultima stanza del 20° piano aveva una struttura morfologica molto particolare: sembrava di essere all’interno di una grotta piena di stalattiti. Le scale che conducevano al 21° piano si trovavano proprio lì e se le avessero raggiunte il loro allenamento si sarebbe concluso. Nei tempi antichi era possibile spostarsi tramite magie di trasporto, ma in quest’epoca era impossibile. Sarebbero dovuti tornare indietro alla vecchia maniera. Il gruppo si rilassò ed avanzarono in fila indiana, visto che il passaggio si era fatto stretto.

Dopo un po’, Meld ed il party di Kouki si fermarono. Diligentemente, gli studenti si prepararono per un possibile scontro.

“Sono mimetizzati! Fate molta attenzione!”

Li avvisò Meld. All’improvviso il muro si spostò e cambiò colore. Il corpo camuffato ora aveva un colore marrone scuro e aveva due gambe. Immediatamente dopo, cominciò a colpirsi il petto quasi fosse un tamburo. Ora che lo vedevano meglio, sembrava un gorilla con abilità mimetiche.

“Rockmounts! Fate attenzione alle loro braccia, sono molto forti!”

L’avviso urlato da Meld risuonò nella stanza; Kouki e il suo party lo ingaggiarono immediatamente. Ryutaro fu in grado di respingere l’attacco del Rockmount, mentre Kouki e Shizuku tentarono di accerchiare l’avversario. Manovra che risultò difficile vista la conformazione del terreno irta di ostacoli.

Capendo che Ryutaro non l’avrebbe fatto passare, il Rockmount arretrò di qualche passo e fece un profondo respiro.

“Gugagagaaa–!!”

Il ruggito fece tremare la stanza.

“Eh?!”

“Ah?!”

“Cosa?!”

Sembrava che una scossa si stesse propagando per tutto il loro corpo. Anche se non aveva causato danni, li aveva paralizzati. “Ruggito intimidatorio” è la Magia Unica del Rockmount, in grado di causare una paralisi temporanea dell’avversario.

L’avanguardia e Kouki si ritrovarono paralizzati di punto in bianco. Approfittando del momento, il Rockmount afferrò un macigno e lo lanciò addosso a Kaori e alla retroguardia del party. Con l’avanguardia paralizzata, la roccia volò verso Kaori senza trovare ostacoli.

Non essendoci spazio per schivare il colpo, alzando le loro bacchette magiche si prepararono per incassare il colpo. Però, nello stesso momento in cui stavano per lanciare l’incantesimo, rimasero stupite da quello che stava succedendo di fronte a loro.

La roccia che era stata lanciata non era una roccia, ma un altro Rockmount. Quando fu abbastanza vicino al gruppo di Kaori, questi fece una rotazione ed espanse le sue braccia; sembrava un tuffo come quello di Lupin III. Una voce disse “Kaori-chan!”. Stranamente, gli occhi della bestia erano iniettati di sangue e il suo respiro era pesante. Involontariamente, Kaori, Eri e Suzu urlarono interrompendo la formula necessaria per attivare l’incantesimo.

“Che diavolo state facendo?!”

Velocemente, Meld si frappose tra le ragazze e il Rockmount, eliminandolo. Con i volti pallidi, le ragazze si scusarono, ma il brutto presentimento restava.

In quella situazione, una persona cominciò a dare di matto. Chi? E chi se non il nostro concentrato di giustizia, Amanogawa Kouki.

“Bastardo… come osi trattarle in questa maniera? Imperdonabile!”

Sembrava che Kouki avesse completamente frainteso il disgusto provato dalle ragazze con della paura. Pensava che fossero impaurite per via della loro morte ormai imminente. Spaventare le ragazze in questa maniera?! I segni della rabbia cominciarono a comparire e la “Spada Sacra” brillò in risposta a questi sentimenti.

Migliaia di ali piumate sono arrivate in paradiso, [Soaring Flash]”

“Ah! Questo idiota!”

Ignorando Meld, Kouki portò la spada sopra la testa. La formula magica fece brillare intensamente la spada e quando menò un fendente dall’alto, la luce fu rilasciata. Disegnando una curva, la spada di luce tagliò a metà il Rockmount senza tanti problemi e continuò distruggendo anche la parete che era dietro l’avversario.

I detriti cominciarono a staccarsi dalla parete. Esalò un respiro e poi sorrise alle ragazze. Aveva sconfitto il mostro che le aveva spaventate. Ora era tutto apposto! Meld si avvicinò a Kouki sorridente… e lo colpì sulla testa.

“Ahia?!”

“Brutto idiota! Anche se comprendo i tuoi sentimenti, come ti è saltato in mente di utilizzare quella tecnica qui dentro?! Se fosse crollato tutto cos’avresti fatto?!”

La ramanzina di Meld lasciò Kouki senza parole e cercò di scusarsi. Per tirarlo su di morale, le ragazze gli si avvicinarono con un sorriso tirato.

In quel momento, l’attenzione di Kaori venne catturata dal muro crollato.

“Che cos’è quello? Come brilla.”

Tutti quanti, guardarono verso il muro. Dietro al muro crollato c’era un minerale molto simile all’Indicolite e la sua tenue luce aveva rapito lo sguardo delle ragazze.

“Oh, quello è un Cristallo Grantz, e anche bello grosso. È raro trovarne di quelle dimensioni.”

Il Cristallo Grantz è un minerale molto simile ad un gioiello. Non ha proprietà particolari, ma la sua brillantezza lo ha reso molto popolare tra le signore. Di solito, anelli, orecchini, collane e gioielli che includono questa gemma sono doni assai apprezzati ed è molto utilizzato per gli anelli di fidanzamento.

“Adorabile…”

Ammaliata, il volto di Kaori cominciò ad arrossire. Solo Hajime e Shizuku l’avevano notato.

“In questo caso, la recupererò!”

Era Hiyama ad aver fatto quell’affermazione. Si diresse velocemente verso il cristallo. Arrivato al muro cominciò ad arrampicarsi al fine di raggiungere il cristallo. Vedendolo Meld venne preso dal panico.

“Ehi! Non agire di testa tua! Non sappiamo ancora se è sicuro o meno!”

Hiyama fece finta di non averlo sentito, costringendo Meld ad andargli dietro. In quel momento, uno dei cavalieri aveva appena finito l’analisi del cristallo ed impallidì al risultato.

“Comandante! È una trappola!”

“Come?!”

Ma l’avviso non giunse in tempo. Nel momento in cui Hiyama toccò il Cristallo Grantz, la magia cominciò a fluire da esso. Sembrava che la trappola fosse stata programmata affinché si attivasse non appena qualcuno, ammaliato dal bagliore della gemma, l’avesse imprudentemente toccata. I funghi più belli spesso sono velenosi. È così che funziona il mondo.

In un battito di ciglia, un cerchio magico si propagò per tutta la stanza e pian piano divenne sempre più brillante. Il cerchio sembrava una replica di quello usato per evocarli.

“Ritirata! Uscite immediatamente da questa stanza!”

Nonostante l’insistenza di Meld, non furono abbastanza veloci per andarsene da lì. Quando la luce riempì la stanza, gli studenti ebbero la sensazione di star levitando per poi fare un sonoro “Thud!” cadendo per terra. L’aria era cambiata.

Tutti gli alunni erano caduti sul fondoschiena. Nonostante il dolore al sedere causato dalla caduta aumentasse, Hajime diede uno sguardo nei dintorni. Meld, i cavalieri ed il party di Kouki si rialzarono velocemente tenendo d’occhio i dintorni. A quanto pare, la magia di un attimo fa era probabilmente una Magia Arcana di trasporto.

Erano stati trasferiti su un ponte fatto di pietra lungo forse un centinaio di metri mentre, il soffitto doveva trovarsi 20m più in alto. Sotto di esso non sembrava esserci alcun fiume, anzi, era talmente scuro da poter dire che si trovavano sopra un abisso.

Il ponte era largo 10m e non c’erano ringhiere. Se fossi caduto, non avresti potuto aggrapparti a niente e ti saresti trovato a precipitare senza rendertene conto. L’intero gruppo si trovava al centro del ponte e da entrambe le parti, c’era una stanza con delle scale che li avrebbero condotti al livello superiore.

Con un’espressione scura, Meld cominciò a dare ordini uno dopo l’altro.

“Alzatevi subito! Dobbiamo raggiungere immediatamente quelle scale! Muoversi!”

Gli studenti si mossero più veloci che potevano. Ma quando mai una trappola ti avrebbe permesso di andartene facilmente dopo esserci caduto? Da entrambi i lati comparve un cerchio magico. Su uno di questi c’era una creatura enorme e sull’altro un grosso numero di mostri più piccoli.

Fissando l’enorme creatura, Meld sussurrò…

“Non ci credo… un Behemoth.”

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