
— • — • — • —
Roland bussò alla porta e quando Nightingale rispose entrò nella stanza.
Le finestre della camera erano chiuse con delle tende spesse. Solitamente erano aperte durante la mattina e la sera per far entrare aria fresca. In qualsiasi altro momento della giornata, le finestre rimanevano chiuse per tenere la camera calda.
L’unica luce della stanza proveniva da due candele alla fine del letto. Le candele bruciavano silenziosamente e generavano svariate ombre che si propagavano per tutta la stanza.
Roland andò verso il letto e vedendo la donna con la testa appoggiata sui morbidi cuscini ancora dormiente, sospirò dolcemente.
“Le difese di Border Town reggono?” Chiese Nightingale, mentre porgeva a Roland una tazza di the.
“Al momento sta filando tutto liscio,” rispose Roland mentre beveva un sorso di the, ma poi le restituì la tazza, “Da quel giorno non ci sono state altre grosse incursioni. Inoltre, tutti i miliziani feriti sono guariti e pronti a combattere. Il loro desiderio di battaglia… si è acceso un po’ troppo.”
“E la parte danneggiata della mura?”
“Karl sta usando un argano per spostare il guscio dell’Ibrido e tappare la breccia nelle mura. In altre parole, diventerà parte delle Mura Cittadine.” Roland sapeva che Nightingale gli poneva quelle domande solo per distrarlo, così che non dovesse preoccuparsi troppo. Tuttavia, quando entrò nella stanza, tutta la sua attenzione era rivolta alla donna che giaceva sul letto.
Se diciamo che l’ultima volta che abbiamo affrontato l’invasione su larga scala abbiamo ottenuto una vittoria degna di nota, non v’è dubbio che Anna è colei che vi ha contribuito di più. Se non avesse creato un muro di fuoco per tappare la breccia nelle mura, non osava pensare alle conseguenze.
Tuttavia, non si era ancora ripresa da quando gli era svenuta tra le braccia.
“È già passata una settimana.” sussurrò Roland.
In teoria, una persona che rimane in coma per una settimana senza cibo e acqua, e senza possibilità alcuna di poter nutrire il corpo, come tramite endovena, le funzionalità del corpo sarebbero crollate, il cervello sarebbe andato in shock per poi morire. Tuttavia, Anna non mostrava alcun tipo di cattiva salute. Infatti aveva un aspetto migliore a quello di quando le era caduta tra le braccia. Aveva le guance rosee, il suo respiro era tranquillo e quando Roland mise la mano sulla sua fronte sentiva che non aveva la febbre. Tutto ciò dimostrava che Anna era in piena salute, ma… non si svegliava.
“Anche per me questa è la prima volta che vedo una situazione del genere.” Nightingale si trovava al fianco di Roland, scuotendo la testa, “Aveva esaurito tutta la magia nel suo corpo, ma ora il suo potere magico è sul punto di saturazione, ancora più ampio di quanto non lo fosse in passato. Se i miei calcoli sono corretti, oggi a mezzanotte diventerà adulta “.
“Vuoi dire che lei sta per diventare un adulta, mentre è in coma?”
“No, lei morirà mentre è in coma.” disse senza mezzi termini Nightingale, “È necessaria la forza di volontà per sopportare la sofferenza dell’età adulta. Se la tua volontà si spezza, il potere magico della Strega distruggerà il suo corpo.”
Roland spostò una sedia accanto al letto e si sedette, “Mi ricordo che una volta hai detto che mentre si affronta il ritorno magico, non importava quanto fosse stato doloroso, saresti comunque rimasta lucida. O sarai in grado di attraversare questo ostacolo oppure morirai.”
“In effetti è così. All’interno dell’Associazione c’era stata qualcuno che credeva che essere incoscienti durante il momento del morso, possa essere d’aiuto… dovendolo sopportare una volta l’anno,” Nightingale esitò, ma poi ha continuato, “ha detto che faceva uso di sostanze alchemiche per dormire, ma alla fine è stato inutile… quando giunse l’ora venne immediatamente divorata dalla magia senza che potesse opporvisi.”
“Il dolore non aumenta lentamente?”
“No. Quando arriva il momento, il dolore ti colpisce come un lampo, ma per quanto tempo bisogna resistevi dipende da persona a persona. Mia sorella non era abbastanza forte, però…” s’interruppe.
Roland capì cosa volesse dire, non sapere per quanto tempo si debba subire il dolore di per se era già una sorta di tortura. Un po’ come essere su una nave abbandonata nel bel mezzo di una forte tempesta. Più che sufficiente per istigare le persone a rinunciare al desiderio di vivere.
Durante il momento di silenzio, Roland sentì una mano sulla spalla.
“Durante i miei miserabili anni in cui ho vissuto come nomade, ho assistito a troppi decessi. Ho visto le Streghe venir trattate come bestiame, impiccate, bruciate, o torturate a morte solo per il divertimento dei nobili. L’unico metodo di sopravvivenza di una Strega è quello di vivere lontano da altri esseri umani, vivendo una vita monastica. Non so dove si trova il Monte Sacro, ma nei per noi è un paradiso irraggiungibile.” La voce di Nightingale è diventata più morbida di quanto non lo fosse mai stata in passato. “Ma per Anna è diverso. Oltre all’aiuto che noi sorelle potremo offrirle, non ho mai visto qualcuno così preoccupato come te. Lei è necessaria per le persone, viene ritenuta e trattata come una persona normale… Vostra Altezza, Anna non riuscirà a superare il suo passaggio all’età adulta, ma lei ha già trovato la sua Montagna Sacra.”
Tuttavia, questo non era il risultato che Roland sperava. Chiuse gli occhi, e si ricordò del momento in cui la incontrò per la prima volta.
Scalza e con indosso solo abiti laceri. Aveva vissuto in una gabbia, ma non c’era la minima traccia di paura sul suo volto. I suoi occhi sembravano un lago incontaminato, chiaro e calmo.
Lei era una fiamma, ma non tremava.
Le memorie cominciarono ad apparire come le foto sul una bobina di un film.
“Adesso ho soddisfatto la vostra curiosità, mio Signore. Ora mi ucciderà?”
“Non ho mai usato il mio potere di far del male a qualcuno.”
“Voglio solo restare con voi, Vostra Altezza, niente di più.”
“Il morso del demone non mi ucciderà, sarò io a batterlo.”
“Sta sognando? Non vado da nessuna parte.”
……
Roland doveva trattenere i suoi pensieri e sussurrò “Io resterò qui al suo fianco fino all’ultimo.”
“Resterò anch’io… grazie.”
Dopo cena, quando Nana sentì che Anna avrebbe dovuto superare il suo passaggio all’età adulta, insistette per rimanere. Roland mise a disposizione una stanza per lei e suo padre che l’avrebbe accompagnata durante la notte.
In questo modo, Roland e le due Streghe erano sedute di fianco al letto, in silenzio in attesa che si avvicinasse la mezzanotte.
Per quanto riguardava Nightingale e Nana, avrebbero dovuto affrontare il Morso del Diavolo anche loro quest’inverno, ma per fortuna ciò accadeva in giorni diversi. In caso contrario, le tre Streghe avrebbero dovuto affrontare la prova mortale, nello stesso momento. Roland stimò che se questo era il caso, non sarebbe stato in grado di mantenere la calma in quella stanza.
La città non aveva una torre dell’orologio, così con la sola luce delle candele, il passare del tempo era diventato sfocato. Il vento freddo soffiava contro la finestra e ogni tanto potevano sentirlo stridere. Quando Roland sentì la stanchezza cominciare ad avventarsi sul suo cuore, Nightingale improvvisamente disse, “È cominciata”.
Solo lei poteva vedere il flusso della magia nel corpo di Anna. Notò che era in fermento e la fiamma verde era diventata insolitamente ricca, ma l’incandescenza bianca nel suo centro si oscurò, mentre tutta quella magia convergeva verso l’interno. Sembrava che fosse tirata verso il centro mentre ondeggiava selvaggiamente, ma non serviva a niente.
Roland non riusciva a notare questi cambiamenti, ma era consapevole del fatto che qualcosa non andava.
Le fiamme delle candele cominciarono a tremare, anche se non c’era un fiato di vento che soffiava dentro la stanza. La luce emessa dalle fiamme divenne più scura, sembrava che tutte le ombre fossero state inghiottite dalla fiamma e avessero cambiato colore. Il bagliore rosso-arancio si trasformò in una fiamma verde come la giada.
Guardò la donna distesa sul letto ancora addormenta. Sul suo volto non c’era il minimo cambiamento, come se tutto questo non avesse niente a che fare con lei.
A questo punto le fiamme delle candele era quasi scomparsa, ma la fiamma non si è estinta. Le fiamme verdi fagocitavano quelle arancioni, gettando tutto nel buio.
Ma ben presto, il fuoco si accese di nuovo. Tuttavia, questa volta il colore delle fiamme delle candele diventata di in un verde puro. Le tre persone sedute intorno al letto vennero immerse da questa luce, guardandosi a vicenda con aria interrogativa. Ma alla fine non riuscivano a capire cosa stesse succedendo.
Tuttavia, in quel momento, gli occhi di tutti furono rivolti verso il letto, perché sentirono Anna gemere.
Anna aprì lentamente gli occhi.
“Anna…” Roland è rimase scioccato, Si è svegliata?
Anna sbatté le palpebre un paio di volte, ma poi gli sorrise e allungò la mano aperta destra per raggiungere il Principe.
Una massa di fuoco verde stava saltando sul palmo della mano silenziosamente.
Roland non sapeva perché, ma riusciva a capire cosa volesse dirgli Anna. Esitò solo per un attimo, ma poi toccò la fiamma con il suo dito. Non ebbe alcuna proveniente dal dolore che causa il fuoco quando brucia la carne, invece gli sembrava di immergere la mano nell’acqua tiepida, morbida e calda.