45 – Cospirazione I

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Durante la notte illuminata dalla Luna nuova, si poteva notare la sagoma di Gerald Wimbledon nei pressi delle mura della Città di Graycastle.

Dopo solo pochi mesi di stazionamento a Hermes, era finalmente tornato indietro. Il lungo viaggio lo aveva lasciato senza forze, ma rimase vigile. Tirò le redini del suo cavallo per fermarlo e fece un cenno al suo vice affinché andasse ad aggiornarsi sulla situazione.

Se tutto è andato secondo i piani, lo studioso Ansger avrebbe dovuto sostituire tutte le guardie con delle altre fedeli a Gerald. Quando il suo vice fece il segnale, le guardie che erano state sostituite abbassarono il ponte levatoio.

Gerald aveva gli occhi aperti e guardava avanti, in attesa del segnale.

La verità era che non attese più di tanto, ma per lui era come se il tempo si fosse congelato e avesse atteso un’eternità. Quando i suoi occhi iniziarono a fargli male, finalmente vide un breve scintillio in lontananza, due scintillii corti nella parte inferiore del muro, e poi tre sopra il muro. Tutto stava andando come previsto. Gerald fece un profondo respiro prima di ordinare alle sue truppe di avanzare.

Vedendo ciò, credeva di essere già ad un passo dal trono.

Gerald cavalcò fianco a fianco con i suoi comandanti in seconda mentre attraversava il portone delle mura.

Dietro di lui, più di venti uomini della sua cavalleria lo seguivano. Nessuno proferiva parola, l’unico suono era quello della trazione delle redini per far avanzare lentamente i cavalli.

Le mura della città erano state costruite con pietra estratta dal Picco del Drago Caduto. Sotto l’illuminazione delle torce, le pietre marroni e rosso scuro facevano sembrare la parete lorda di sangue. L’intera parete era larga 6 m, e durante la costruzione del muro più grande del mondo erano morti in più di mille tra operai, muratori e schiavi.

La gente conosce questa città perché ritenuta una fortezza inespugnabile, ma ora Gerald e i suoi uomini stavano facilmente superando le mura, conquistando la città con le unità al suo interno. In qualche modo gli venne in mente la città santa Hermes, Le loro altrettanto poderose e ambiziose mura, sarebbero potute cadere in seguito ad un tradimento?

“Vostra Altezza, vi ho aspettato qui per tutto il tempo.” Gerald sentì la voce di Ansger attraversare i cancelli. Lo studioso era in attesa con una piccola truppa. Vedendo Gerald arrivare, l’Astrologo Ansger smontò rapidamente e s’inchinò.

Gerald mise da parte i suoi pensieri. Probabilmente era troppo agitato, impedendogli di mettere un freno alle sue emozioni. Però lasciò che le sue fantasie corressero, “Hai fatto bene! Hai anche sostituito tutte le guardie del Palazzo?”

“Stavo per farlo, ma poi abbiamo avuto un problema mentre portavamo a termine il paino. Il vostro Cavaliere d’Argento che aveva acconsentito a darci una mano è stato trasferito improvvisamente al cancello sud tre giorni fa. Fino ad ora, non abbiamo avuto il tempo di sostituire le guardie con le nostre.”

Gerald aggrottò la fronte. Questo voleva dire che non poteva entrare a Palazzo con una ventina di soldati. Le guardie lo avrebbero lasciato passare, ma non avrebbero chiuso un occhio con i venti soldati armati.

“Lasciamo stare, dividi la squadra in due gruppi e vieni con me all’entrata del Palazzo. Metti questa porta sotto sorveglianza e fa in modo che nessun estraneo mi sbarri la strada.” esitò un attimo al fine di mettere in ordine le idee. Anche se il piano era cambiato, la situazione era ancora sotto controllo. Naturalmente, durante la notte le guardie erano fuori dalla camera di suo padre, ma se fossero state distratte per un attimo, era sicuro di poterli uccidere.

All’interno della città.

Tutto sembrava come lo aveva lasciato. Anche se ora stava attraversando la città a piedi, era ancora in grado di riconoscere le strade nonostante il buio. Questo era il suo territorio, non aveva alcun dubbio. Ognuno saltò giù dal cavallo e avanzò rapidamente in direzione del Palazzo. Quando arrivarono alle porte, seguendo le nuove direttive, i suoi venti soldati si sparsero, nascondendosi fuori dal Palazzo. Era proprio come aveva detto Ansger, ad eccezione delle guardie che furono sorprese sul motivo per cui il Principe voleva parlare con il Re a quest’ora della notte. Tuttavia, dopo essersi bevuti la bugia di Gerald in cui doveva parlare di cose importanti, gli aprirono la porta e lo lasciarono passare.

Dopo tutto, egli è il figlio maggiore del Re e il primo erede al trono.

Ansger e Gerald superarono insieme il giardino e le sale del Palazzo. Di fronte al Palazzo c’era la residenza di Wimbledon III. Ansger alzò la torcia e la mosse da lato a lato. Subito dopo, una guardia uscì dall’ombra e si inginocchiò implorando, “Vostra Altezza, vi prego di seguirmi.”

Gerald si irritò, sentendo l’odore del sangue.

Ansger non aveva detto che avevano sostituito tutte le guardie del Palazzo?, sotto la luce della torcia osservò attentamente l’uomo, gli sembrava familiare: era un Cavaliere che aveva sostenuto Gerald nella lotta per la sua ascesa al trono. Questo lo confortò.

“Cos’è successo, qualcuno è entrato nel castello?”

“È successo non appena divenne sera Vostra Altezza. Sua Maestà aveva chiamato una cameriera per questa notte, ma arrivò esattamente nel momento del cambio della guardia.” rispose “Ma può essere certo che abbiamo gestito la situazione egregiamente.”

Ha convocato una cameriera? Suo padre non aveva toccato donna per molto tempo, sin dalla morte di sua madre. Gerald era rimasto leggermente sorpreso, ma non aveva avuto tempo da perdere per una questione così banale. Così, annuì e senza parlarne ulteriormente proseguì seguito dalle sue guardie.

Anche con gli occhi chiusi, Gerald sarebbe riuscito a trovare la strada. Aveva vissuto in questo castello per più di 20 anni. Passaggi segreti, porte segrete… lo conosceva come le sue tasche. Tuttavia, lo scopo di questo viaggio era di convincere il padre a lasciargli il trono senza dover causare uno spargimento di sangue. Entrare di nascosto nel Palazzo era insensato e doveva sbarazzarsi delle guardie stazionate fuori dalla camera di suo padre. Allora, avrebbe fatto capire a suo padre la sua situazione, così da potersi sedere e parlare seriamente per quanto riguarda il diritto di salire al trono.

Se non fosse riuscito a convincerlo…

Gerald Wimbledon fece un profondo respiro e diede un segnale al suo seguito, poi estrasse il suo spadone.

Alla fine del corridoio c’era una porta di bronzo, che era l’unico ingresso al Palazzo. La camera da letto era alla fine del corridoio dietro quella porta. Di solito c’erano due o tre guardie, ma questa fu la prima volta che la porta per la camera da letto era incustodita.

Gerald prima aprì la porta abbastanza da poter sbirciare, allora scivolò all’interno ed entrò rapidamente mettendosi in una posa di combattimento. C’era un silenzio di tomba. Nessuno fiatava. Allo stesso tempo, un intenso odore di sangue gli penetrò nel naso.

Un brutto presentimento gli balenò per la mente. Poi, corse verso le camere di suo padre.

Lì, Gerald vide una scena sconcertante.

Suo padre Wimbledon III era seduto nel suo letto con indosso solamente la camicia da notte mentre la parte superiore del corpo era appoggiata su un cuscino. La sua veste era aperta, e nel petto vi era l’elsa di una spada. Il sangue guizzava dalla pancia inzuppando il piumone.

In piedi accanto a suo padre c’era suo fratello, Timothy Wimbledon.

“Quando…… come è possibile?” Gerald rimase al suo posto, del tutto sorpreso.

“Proprio come te, fratello,” Timothy sospirò, “non avevo alcuna intenzione di farlo”.

Batté le mani, e un gran numero di soldati corazzati entrò nella stanza, circondando Gerald, “Questa partita a scacchi volevo concluderla seguendo le regole. Fratello, sai perché non ho potuto? Tanto per cominciare incolpa la nostra terza sorella. Fin dall’inizio non aveva intenzione di seguire le regole, ma naturalmente … tu l’hai fatto. D’altro canto, come mai sei tornato a King’s City dopo aver sentito la predizione dell’Astrologo Ansger? Scherzi a parte, se non fossi venuto, sarei stato impotente.”

“Ansger!”

Gerald dirignava i denti e guardò Ansger, infuriato. Per paura, l’Astrologo Ansger fece un passo indietro. Mentre alzava le mani disse, “Non vi ho mentito quando ho detto ‘La stella dell’ Apocalisse stava arrivando.’ Metaforicamente parlando dà la caccia a chi ha lasciato la strada ma ha anche il significato di caduta.”

Gerald aveva finalmente capito tutto. Fin dall’inizio, era caduto in una trappola ben congegnata. L’odore del sangue davanti al castello, probabilmente non era stato lasciato da una cameriera, ma dal suo Cavaliere d’Argento che era stato ucciso e portato via invece che trasferito. Tuttavia, la sua disperazione proveniva da Ansger, che si è preso cura di lui per più di un decennio, insegnandogli a leggere e scrivere, e che alla fine scelse il secondo Principe, proprio come suo padre.

“Timothy Wimbledon…” sia in lui che in Timothy scorreva il sangue di suo padre, ma solo lui riuscì ad attirare l’attenzione del padre. Aveva ottenuto il miglior territorio e quindi era impensabile fosse lui il primo a colpire! “Tu sei il diavolo venuto dall’Inferno!”

Per un’istante, la rabbia balenò negli occhi di Timothy, ma ben presto scomparve “Lo pensi davvero? Caro fratello, se tu non fossi stato in grado di far cambiare idea a nostro

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