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Avevano scelto di tenere il duello, ai piedi delle mura occidentali.
Per quanto riguarda gli spettatori, oltre a Roland, c’erano anche Iron Axe, Sir Pine, Brian e tutti i membri dell’Associazione.
In più, un piccione grasso che se ne stava accovacciato sul pavimento e guardava verso l’alto.
Al fine di evitare un incidente in cui altre persone potessero essere accidentalmente colpite da proiettili, tutti coloro che volevano seguire la prova si trovavano a bordo campo, seduti sulla parete. Inoltre, i due combattenti, il Comandante dei Cavaliere Carter Lanis e la Strega Straordinaria Ashes avrebbero entrambi affrontato un combattimento ravvicinato.
Gli abiti di Carter non era più l’armatura da cavaliere che portava in passato, ma abiti di pelle che erano facili da indossare e meno ingombranti. Aveva anche una fondina su misura, dandogli l’opportunità di inserire un revolver su entrambi i lati. In aggiunta aveva anche una daga che avrebbe utilizzato in caso di emergenza. Ma Roland sapeva che, se Carter avesse dovuto usare il coltello durante la lotta, sarebbe stato meglio gettare la spugna.
Ashes indossava ancora lo stesso vestito: una tunica nera copriva tutto il suo corpo mentre i suoi capelli neri erano legati in una coda di cavallo, che cadeva naturalmente dietro la schiena. Apparentemente ignorava completamente che questo creasse una debolezza in più per se stessa. L’unica differenza era, la spada non era coperta dalle vesti, mostrando la sua lama malridotta che a malapena rifletteva la luce. Era esattamente come Roland aveva previsto; la superficie della spada era totalmente irregolare, completamente diversa da un’arma ben forgiata e a causa della mancanza di manutenzione, l’arma aveva già cominciato ad arrugginire.
Quando i due entrarono nel campo del duello. Carter regolò continuamente la loro posizione, finché non era a 15 metri da Ashes, così da avere oltre l’80% di possibilità per colpirla. Prendendo le pistole dalle sue fondine, Carter controllò per l’ultima volta che tutto fosse in regola.
Attraverso Ecco, Roland fece amplificare la sua voce, “Le regole del duello sono molto semplici: non potete uccidere l’avversario ed è sempre possibile arrendersi! Fino a quando uno di voi non riceve un colpo mortale, la capacità di guarigione di Nana saranno in grado di ripristinare la vostra salute! Ci sono domande?” Dopo aver atteso per un momento e visto che nessuno dei due aveva qualcosa da dire, Roland disse: “Quando il campanello suona, il duello avrà inizio!”
Ashes in silenzio osservò il suo avversario. Come Straordinaria, il più delle volte ascoltava il suo istinto quando iniziava a combattere. Inoltre, Tilly le aveva reso possibile prendere lezioni dai migliori maestri di scherma del palazzo, ma lei aveva sempre pensato che queste competenze l’avessero aiutata solo in piccola parte. Il suo avversario questa volta era il Comandante dei Cavalieri del Principe, ma contrariamente al suo rango, non portava spada e scudo, o una lancia, lui non era nemmeno vestito con la sua solita armatura. Le armi nelle sue mani sembravano molto strane, ma secondo la loro forma, era evidente che non fossero un pugnale o qualsiasi altra arma legata alla categoria del combattimento corpo a corpo. Ciò significava che c’era una sola possibilità: dovevano essere simili alle balestre, che era un’arma a lungo raggio.
Contro una Straordinaria, le balestre non erano una minaccia. Almeno questo era quello che aveva imparato dopo un sacco di scontri. Finché si trattava di balestre, poteva anche prendere le frecce volanti a mani vuote. Ma quando guardò l’espressione fiduciosa del Principe, sapeva che le armi nelle mani del suo avversario dovevano essere qualcosa di più rispetto ad una normale balestra.
Il suo istinto le diceva, che avrebbe dovuto avvicinarsi il più in fretta possibile, piuttosto che aspettare che l’altro iniziasse ad attaccare. A causa di questo piano, prima del duello, Ashes spinse la spada nel terreno, prendendo una posa che non emanava alcuna minaccia, ma questo in realtà era il modo più efficace per lei di affrontare un avversario con una balestra.
In questo momento, il suono nitido di un campanello risuonò dalle mura.
Quasi allo stesso tempo, Ashes afferrò saldamente il manico della spada, mettendo tutta la sua potenza nell’avanzare. Gettò terreno, erba e anche ghiaia nel cielo con il lato largo della sua lama, lasciando che i detriti si dirigessero contro il Cavaliere e formando un muro di sabbia tra di loro.
La reazione del Comandante dei Cavalieri fu altrettanto veloce: una lampo di fuoco venne dalle armi che aveva in mano, accompagnate da un enorme boato. Ma Ashes non vide frecce volargli contro, il che significa che o aveva dimenticato di montarle o che stavano viaggiando troppo velocemente per la sua vista. Rispetto alla prima opzione che poteva essere considerato un’atto stupido, Ashes pensava che la seconda opzione era molto più probabile.
Sotto la copertura del muro di sabbia, Ashes iniziò la sua volata. In un batter d’occhio, la distanza tra i due si ridusse della metà, mentre la sabbia non era ancora atterrato del tutto sul terreno. La maggior parte delle persone avrebbe inconsciamente cercato di evitare di essere coperta dalla polvere, così fino a quando lei poteva interrompere l’avversario, Ashes molto probabilmente avrebbe vinto.
Ma Carter non si mosse dalla sua posizione, ignorò la sabbia che gli colpì il volto e strizzando gli occhi mentre costantemente eseguiva il movimento con le sue armi, risuonò un altro scoppio. Per un riflesso condizionato Ashes si fece da parte, ma fino ad ora lei non aveva ancora visto alcuna freccia o altro, mentre il Cavaliere, non aveva mostrato alcun movimento per tirare qualsiasi stringa o di dover preparare la freccia successiva.
Questa nuova arma può sparare in successione. Ma dal momento che i primi due colpi consecutivi l’hanno mancata, il risultato è già stato deciso!
Gli ultimi dieci passi si svolse in un batter d’occhio. Era di fronte al Cavaliere, teneva la spada verticale, premendo i piedi contro il terreno preparandosi a colpire direttamente il cavaliere. Normalmente essere colpiti da un tale impatto, comportava la morte, ma si sarebbe limitata a ferirlo. Anche se fosse stato in grado di andare avanti con la sua forza di volontà, le ossa frantumate del petto gli avrebbero fatto perdere completamente i sensi. In quell’ultimo respiro prima del momento dell’impatto, Ashes poteva sentire, per la terza volta, quello scoppio. Poi un attimo dopo, si sentì come se la sua spada fosse stata colpita, il suono di una rottura, suonò nitido e la zona destra dell’addome perse sensibilità, si sentiva come se fosse stata afferrata saldamente da qualcosa.
Quasi allo stesso tempo, tutto il suo corpo si fiondò contro Carter, mandandolo direttamente in aria e facendogli disegnare un arco e poi farlo rotolare sul terreno.
Fino ad ora, la sua forte volontà le aveva permesso di ignorare totalmente le sue ferite. Ma proprio in quel momento, come se avesse preso un colpo in testa, un forte senso di vertigini la travolse. Barcollò due passi avanti, quasi cadendo a terra come se la sua straordinaria magia si fosse direttamente riversata fuori dal corpo come acqua da una fiaschetta rotta, rendendo gli arti pesanti e insopportabili.
Ashes dovette usare la spada per tenersi in piedi e la precedente ferita iniziò a trasformarsi in un dolore bruciante, si sentiva come se una parte della sua vita fosse scomparsa. Guardando in basso riusciva a vedere il suo fegato rosso. Si morse la lingua mentre collassava.
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Agli occhi di Roland, l’intero duello non durò più di 4 o 5 secondi. Aveva visto come la Strega Straordinaria avesse gettato la terra verso Carter, mentre iniziava il suo attacco. All’incirca a metà, Ashes cambiò direzione, ma a quel punto era già in collisione con il corpo del Cavaliere. Ma all’interno di questo breve momento di tempo, Carter era ancora in grado di sparare un ultimo colpo. Aveva sparato per tre volte, che era al di là di quello che Roland avesse pensato.
Dovendo affrontare Ashes che si avvicinava rapidamente, teme che se anche avesse dovuto seguire da vicino i movimenti avversari, sarebbe stato terribilmente difficile seguirla con gli occhi. Ma Carter è stato in grado di sparare tre volte, pienamente dimostrando di meritarsi il suo titolo di Comandante dei Cavalieri. Il fatto che i primi due colpi non fossero andati a segno era del tutto normale. Infatti, se Ashes avesse continuato ad usare la sua velocità per cambiare la sua direzione, teme che i colpi di Carter non l’avrebbero mai colpita. La chiave era stato quel terzo colpo, sparato negli ultimi cinque o sei metri. Ashes teneva la sua grande spada davanti al petto come uno scudo durante gli ultimi 5 o 6 m.
Se fosse stata una balestra, anche pesante, non avrebbero causato alcun problema. Ma il calibro 12 con le testate in acciaio a quella distanza possiedono una forza senza eguali. Roland poi aveva visto i frammenti neri schizzare in aria, subito seguito da sangue. Quando finalmente Ashes rimase in piedi ancora una volta, il Principe aveva scoperto che gran parte della sua vita era andata, dando l’impressione che una bestia le avesse strappato un grosso pezzo di carne. Le sue budella erano cadute fuori dalla ferita e cadevano di lato. Guardando la sua spada, aveva visto che la parte inferiore era bucata. Probabilmente, a causa del proiettile che ha attraversato la sua spada, la testata instabile ed i pezzi rotti della sua spada le avevano colpito la vita, causandole quella ferita.
Anche se gravemente ferita, non aveva ancora perso i sensi. Solo basandosi sul suo potere di Straordinaria poteva restare in piedi sul campo di battaglia, mostrando il suo terribile potere fisico. Se fosse stata una palla di piombo o solo un proiettile, teme che non le avrebbe fatto nulla. Maggie fu la prima ad arrivare al fianco di Ashes. Con una faccia piena di ansia, cercò di tenere la sua amica, ma purtroppo, la sua figura era così bassa, che poteva solo tenerla le gambe.
Nana inoltre stava già correndo in direzione di Carter per il trattamento, mentre Roland si spostava rapidamente davanti ad Ashes.
Vedendolo apparire, sembrava che lei aspettasse solo questo momento.
“Ho vinto…” disse quello che voleva dire, poi le cadde addosso senza che Roland avesse il tempo di dire qualcosa.