130 – Evoluzione

Capitolo offerto da

— • — • — • —

Dopo la lezione, Anna tornò in camera sua. Lanciò un gruppo di fiamme verdi in una grande Vasca piena d’acqua, per scaldarla fino ad una temperatura confortevole.

Quando l’acqua fu abbastanza calda, lei si spogliò nuda ed entrò nella vasca.

Ogni Strega che voleva lavarsi sarebbe andata da Anna a chiedere il suo aiuto per scaldare l’acqua. Dopotutto, ricevere l’acqua calda dalla cucina era una procedura molto fastidiosa. Quando Sua Altezza Reale aveva saputo di questa cosa, era rimasto molto sorpreso; sembrava che fosse difficile per lui accettare che avrebbero utilizzato più volte la stessa acqua.

Ricordando l’espressione che aveva fatto allora, Anna scoppiò in una risata. Per la popolazione civile, era già molto difficile pulire il loro corpo anche una volta al mese e anche allora, si poteva ancora utilizzare la stessa acqua più volte.

Sembra che non si fosse nemmeno accorto di quanto le nostre vite siano già migliorate da quando le Streghe hanno accettato la loro nuova casa. Anna scosse il capo, Sua Altezza Reale, Roland Wimbledon sembra essere ben istruito in molti settori, ma in altre cose è solo… goffo. Dai racconti che avevo letto nei suoi libri, un Principe non dovrebbe partecipare ad ogni tipo di banchetto, attività sociale e attraversare un tappeto di fiori dalla sua infanzia? In quanto Principe, gli è consentito di fare a meno di studiare o abilità e può essere vile e timido prima di una lotta, ma almeno dovrebbe essere bravo nel comunicare.

Tuttavia, questo tipo di pensiero inaspettatamente la faceva sentire a proprio agio.

La sua testa sembrava essersi riempita con un sacco di conoscenze meravigliose, come la creazione e l’utilizzo di macchine alimentate a vapore e come calcolare la giusta dimensione di una pietra in grado di galleggiare sull’acqua. C’era anche il corso di oggi, dove ci aveva insegnato che il mondo era in realtà composto da numerose palline talmente piccole che si avrebbe bisogno di ingrandirle migliaia di volte prima di poterle osservare ad occhio nudo. Proprio perché sono così piccole, sono ovunque. Che si tratti di un materiale solido, gas, liquidi, persone, fiori o pietre, quando decomposti al loro stato più piccolo sono tutti fatti dello stesso materiale.

Questo è semplicemente incredibile, pensò Anna, come può Sua Altezza Reale sapere queste cose?

Invece di asciugarsi il corpo, usò la sua fiamma per vaporizzare le goccioline d’acqua sul suo corpo, poi mise i suoi vestiti e si mise alla scrivania.

Nel centro del tavolo c’era un libro di testo scritto da Roland.

Approfittando della capacità di Scroll di creare dei libri illusori per un breve periodo di tempo, Anna aveva preso in prestito una copia del suo libro di testo ogni notte, in modo che potesse leggere un po’ prima di andare a letto.

All’interno vi era ogni tipo d’informazione. Iniziò con i fenomeni più semplici della vita, come istruzioni su come mettere a nudo una cipolla e in alcuni punti era anche accompagnato da alcune immagini vivaci e interessanti, fino alla nuova conoscenza in fondo. Così, nel momento in cui Anna aprì e lesse la prima pagina, le fu quasi impossibile fermarsi.

In una sezione aveva scritto che anche la temperatura degli oggetti, in altre parole caldo o freddo era decisa dall’attività di queste piccole palline di cui aveva sentito parlare oggi. Più alta era la loro energia, più diventavano attive e più calore avrebbero rilasciato. Se Sua Altezza Reale ha scritto ciò, ci deve essere una ragione. Allora vuol dire che la mia fiamma verde viene amplificata dal movimento di queste piccole palline?

Nel corso del tempo, le candele si erano gradualmente consumate e quando raggiunsero la fine, la fiamma si limitò ad agitarsi due volte prima di spegnersi. Nello stesso istante anche l’illusione del libro aveva raggiunto il suo limite di tempo. Le pagine e la scrittura gradualmente divennero trasparenti, fino a scomparire senza lasciare traccia.

Improvvisamente tutta la stanza era avvolta nel buio prima che una fiamma verde prendesse vita in cima alla mano di Anna, disperdendosi nella notte circostante.

Vedendo il tavolo vuoto, un senso di perdita era emerso nel cuore di Anna.

Alzò la mano destra, guardando la sua fiamma magica verde, che rimase immobile in cima alla punta delle sue dita.

D’un tratto sentì il bisogno di provare, testare se tutto fosse davvero formato da queste piccole sfere. In quel caso, allora il suo fuoco poteva ottenere le stesse caratteristiche di quelle piccole palline? Chiuse gli occhi, cercando di formare un’immagine di come la sua fiamma poteva apparire come se creata da un’insieme di innumerevoli piccole particelle.

Lentamente la fiamma in mano cominciò a cambiare.

Dalla sua forma a goccia cambiò in una stringa diventando sempre più sottile, ma allo stesso tempo più lunga, fino a quando non sembrò un capello.

Anna poteva sentire questi cambiamenti, ma erano ancora ben lungi dall’essere sufficienti, un capello rispetto a queste palline, era ancora troppo grande. Posso farlo ancora più fine.

Anche se la sua mente lo voleva, era incredibilmente difficile mutare oltre la fiamma verde, la luce generata era diventata fioca, come un sottile raggio.

Forse non come un cluster, ma una serie di connessioni… Sua Altezza Reale aveva detto che tra le sfere ci sia una distanza fissa, forse devo rimodellare la sua forma.

La fiamma nella mente di Anna svolazzava e poteva sentire un suono come se qualcosa venisse spezzato. In seguito le particelle della fiamma non erano più strettamente legati, ma sparse come le stelle. La fiamma verde snella sulla sua mano era scomparsa. Nella sua coscienza la fiamma ancora esisteva, ma non possedeva più il suo aspetto iniziale. Nel buio sconfinato, la maggior parte delle stelle erano morte, il resto di loro si era lentamente riunita ed una ad una formarono una fila, finché non assunsero la forma di un filamento di molte stelle.

La temperatura è pari all’attività, pensò.

Nel momento in cui aveva formulato questo pensiero, la linea aveva cominciato a oscillare, come se qualcuno avesse schiacciato un bordo e aveva cominciato a tremolare delicatamente. Nel momento in cui iniziò a oscillare, l’oscillazione del filamento non poté più essere fermato, un’ondulazione dopo l’altra.

Sembrava come se fosse all’interno di un mondo d’increspature, non c’erano contorni tra gli oggetti, intorno a lei tutto era eccitato, increspata e non c’era nessuna fine in vista. Lo stesso si poteva dire della magia. Riusciva a sentirlo. Quando aveva esteso il dito, tirando una delle increspature, era proprio come la sua magia.

Ma quando aprì gli occhi, tutto era calmo. La sua fiamma verde era scomparsa e lei aveva bisogno di un po’ di tempo affinché i suoi occhi potessero adattarsi alla stanza buia. La scrivania, l’armadio, il candeliere… le loro forme emersero una dopo l’altra dall’ombra. La luce della luna cadeva dalla finestra sul pavimento, dando a tutto ciò un colore grigiastro. Tutto sembrava essere lo stesso di sempre, non v’era stato alcun cambiamento.

Ma nei suoi occhi, il mondo era diventato completamente diverso. Un filamento nero apparve in aria di fronte a lei. Tuttavia, Anna naturalmente sapeva che non poteva davvero ‘vederlo’, che era solo una sua percezione.

Prese uno dei lingotti che con cui si era sempre allenata con e che era ancora sulla sua scrivania di fronte a se.

Il filamento nero si avvolse intorno al lingotto in accordo alla sua volontà e poi lo tirò insieme. Come un coltello caldo nel burro, tagliò il filamento che aveva attraversato il lingotto di ferro con facilità. Nella comprensione di Anna, la temperatura prodotta dal filamento era di molte volte superiore a quella della sua fiamma verde ma era limitata ad un’area molto ristretta. Il lingotto di ferro era stato rapidamente tagliato in due parti e quando aveva preso uno di questo nelle sue mani vide che la linea di taglio era molto liscia; quando mise il dito sul taglio provava un po’ di calore.

Aveva poi messo il lingotto di ferro sulla sua scrivania, mise il filamento nero sulla parte superiore del lingotto e lo sparse fino a quando non divenne una stringa completamente piatta, perpendicolare tra loro.

Questa era stata la conoscenza matematica insegnatagli da Sua Altezza: usando un punto come centro, e usando una penna connessa ad un filo e facendo un giro completo, sarebbe stata in grado di creare un cerchio perfetto. L’area del cerchio è uguale alla lunghezza del filo moltiplicata con una costante fissa.

Anna controllò il filamento e lo piegò verso il basso in corrispondenza delle estremità ad angolo retto, facendolo penetrare attraverso il lingotto fino a raggiungere la parte superiore della scrivania. Lasciandolo ruotare leggermente attorno al punto che era il centro, rispetto alla sua fiamma verde dove poteva solo regolare la temperatura e l’intero corpo, la fiamma nera era composta di molte particelle che potevano essere trasformate in qualsiasi forma e la temperatura di ciascuna parte poteva essere controllata separatamente.

Dopo un giro, aveva ottenuto un cilindro.

Poiché la linea di taglio era così piccola, Anna dovette sforzarsi non poco per tirare fuori il cilindro. Come per il lingotto tagliato in due, l’intera parete del cilindro era molto liscia. Al chiaro di luna, poteva vedere il riflesso del proprio volto.

← 129-Il programma Accademico riprende

131-La manifestazione della magia →

Lascia un commento

error: Content is protected !!